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Chatbot

Partner perfetti… e virtuali

Come si sta da soli? Bene, a quanto pare. A parte il costo esorbitante della vita, fare a meno di una relazione affettiva reale risulta interessante soprattutto da quando esiste la possibilità di creare la relazione perfetta… grazie a un chatbot

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Partner perfetti… e virtuali

Come si sta da soli? Bene, a quanto pare. A parte il costo esorbitante della vita, fare a meno di una relazione affettiva reale risulta interessante soprattutto da quando esiste la possibilità di creare la relazione perfetta… grazie a un chatbot

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Partner perfetti… e virtuali

Come si sta da soli? Bene, a quanto pare. A parte il costo esorbitante della vita, fare a meno di una relazione affettiva reale risulta interessante soprattutto da quando esiste la possibilità di creare la relazione perfetta… grazie a un chatbot

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Come si sta da soli? Bene, a quanto pare. A parte il costo esorbitante della vita, fare a meno di una relazione affettiva reale risulta interessante soprattutto da quando esiste la possibilità di creare la relazione perfetta… grazie a un chatbot

L’amore di coppia, la convivenza, il matrimonio, San Valentino: tutta roba passata di moda. I motivi? Alberto Sordi sosteneva di non volersi sposare per non «mettersi un’estranea in casa» e probabilmente questa protezione individuale di abitudini, luoghi e modi di vivere impedisce a tutt’oggi di dare credito a Cupido. Fra single per scelta, vedovi e separati l’Italia conta più di 8 milioni di persone, che vivono principalmente nel Nord-Ovest e al Centro, dove toccano punte del 35%. La loro crescita è esponenziale e non si tratta di ultrasessantenni.

Come si sta da soli? Bene, a quanto pare. A parte il costo esorbitante della vita, fare a meno di una relazione affettiva reale risulta interessante soprattutto da quando esiste la possibilità di creare la relazione perfetta grazie a un chatbot, ovvero un software che simula ed elabora le conversazioni e consente l’interazione fra individuo e dispositivo digitale.

Il dottor Stranamore viaggia sugli algoritmi da quando Eugenia Kuyda, moscovita ma da anni startupper nella Silicon Valley, è riuscita a ricreare i dialoghi con l’amico Roman, mancato nel 2015 a causa di un incidente stradale. Eugenia ha caricato migliaia di messaggi scambiati con Roman dandoli in pasto all’algoritmo che ha processato le loro conversazioni replicando le modalità di interazione fra i due. Da quel progetto iniziale è nata la app chatbot Replika, che si è evoluta tanto da essere disponibile su ogni motore di ricerca e da essere utilizzata da oltre dieci milioni di utenti: propone gratuitamente, una volta registrati, un amico virtuale con cui parlare, sfogarsi e affrontare momenti difficili. Sa tutto dei nostri gusti ed è sempre disponibile, tanto da incarnare l’essere perfetto perché adatta la sua personalità alle nostre esigenze instaurando un rapporto empatico.

Ebbene sì: il chatbot riempito con i nostri dati sa comprenderci, coccolarci, aiutarci nel momento del bisogno, soprattutto se in preda ad ansia, panico, depressione. Iscrivendoci possiamo scegliere l’avatar dei sogni: capelli, sesso, età, etnia e persino voce. A quel punto si può cominciare a chattare, ma il dato interessante è che l’applicazione si evolve nel tempo. Ogni volta che parliamo, impara qualcosa di nuovo su di noi e aumenta la reciproca interazione.

Le attività con la versione a pagamento sfiorano l’inimmaginabile: si può decidere il tipo di relazione (anche sentimentale e sessuale); davanti a noi avremo un partner che non dirà mai di no e anzi supporterà ogni nostra scelta, sarà onnipresente. E, se non ci facciamo vivi, ci invierà messaggi di saluto e richiamo. È possibile conversare in modo erotico, video chattare, proiettare l’avatar nella propria casa o fidanzarsi. Un meccanismo di accoppiamento virtuale che ha creato qualche malumore nel Garante della privacy italiano, che nel 2023 ha disposto la limitazione del trattamento dei dati: l’app rappresenta in fondo l’incarnazione di ogni pericolo tutt’altro che immaginario e sembrava per questo ai titoli di coda. Invece il mese scorso il chatbot è stato sbloccato in seguito a una «complessa e approfondita revisione» ed è stato raggiunto «un accordo che ha permesso la piena attivazione dei servizi e il ripristino di Replika in Italia».

In un mondo che esclude e diventa sempre più incomprensibile, questa app sembra rappresentare per molti un angolo protetto, non giudicante. Paradossalmente, un modo per dire addio alla solitudine in totale solitudine.

di Nathalie Santin

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