Al via la solita, nuova Maturità
Al via, oggi, la maturità 2021. L’esame di Stato è da troppi anni un esercizio di stile per maggioranze di governo, singoli ministri e volenterosi sperimentatori della formazione.
Il risultato è un patchwork indistinto.
Al via la solita, nuova Maturità
Al via, oggi, la maturità 2021. L’esame di Stato è da troppi anni un esercizio di stile per maggioranze di governo, singoli ministri e volenterosi sperimentatori della formazione.
Il risultato è un patchwork indistinto.
Al via la solita, nuova Maturità
Al via, oggi, la maturità 2021. L’esame di Stato è da troppi anni un esercizio di stile per maggioranze di governo, singoli ministri e volenterosi sperimentatori della formazione.
Il risultato è un patchwork indistinto.
Al via, oggi, la maturità 2021. L’esame di Stato è da troppi anni un esercizio di stile per maggioranze di governo, singoli ministri e volenterosi sperimentatori della formazione.
Il risultato è un patchwork indistinto.
Nella ‘maturità’ abbiamo provato a infilare qualsiasi cosa, nel tentativo di renderla genericamente adatta ai tempi, finendo per costruire una prova che non prova realmente le capacità degli studenti.
Sfidiamo chi non abbia interessi diretti, anno dopo anno, a ricordare meccanismi, prove e formule dell’esame. Quello che resta (dovrebbe restare?) il momento clou del percorso scolastico ha però un merito: fotografa con spietata onestà lo stato dell’arte della formazione in Italia. Una realtà magmatica, ricchissima di buone intenzioni e di splendide energie, indirizzate in modo confuso. A volte velleitario.
L’emergenza storica della pandemia ha lanciato online milioni di studenti e relativi professori, ma chiudendoli in una scatola, in cui nella stragrande maggioranza dei casi si sono replicate funzioni e metodologie della scuola in presenza. Certo, in qualche modo abbiamo salvato due anni scolastici, ma ci siamo fermati lì, a tratti persino compiaciuti della velocità con cui professori orgogliosamente analogici hanno preso confidenza con tablet, Zoom o Google Meet.
Le vere potenzialità della Didattica a Distanza sono rimaste completamente inespresse, proprio come lo erano prima del Covid.
Quanto al mondo del lavoro, chi esce oggi dalla scuola italiana semplicemente non ne sa nulla.
Con buona pace di quel simulacro di alternanza sopravvissuto alla furia di chi è pronto a trasformarsi in Hulk appena si osi accostare la scuola al mercato del lavoro.
di Fulvio Giuliani
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