La storia è piena di truffatori che hanno affinato diverse tecniche per fregare il prossimo. Molti sanno riconoscere chi mente, altri credono di riuscire a farlo. L’essere umano per natura è programmato a fidarsi delle persone ma questo rende l’individuo più vulnerabile alle minacce esterne.
Le truffe sono sempre esistite, fin dalla nascita del genere umano. Complice la tecnologia, i truffatori si sono fatti più furbi e le televendite anni ‘80, oggi, fanno parte della preistoria.
La più antica truffa finanziaria risale al 1821, da uno scozzese militare e avventuriero, Gregor MacGregor che durante lo spostamento dall’America centrale al Regno Unito, si fece passare come cacicco di Poyais. Una volta a Londra fece credere di aver scoperto una nuova terra promessa, appunto Poyais, la quale sarebbe stata descritta piena di pepite d’oro e terreni tanto fertili da produrre raccolti per tre volte l’anno. MacGregor aprì un ufficio in centro Londra e diede la possibilità di scambiare le sterline in dollari di Poyais acquistando così parti di terra in quel paese.
Con questa tecnica guadagnò 20 milioni in dollari attuali, grazie a una terra che in realtà non è mai esistita.
Come riconoscere alcune delle tecniche truffaldine moderne.
Come fanno i mal intenzionati ad arricchirsi così tanto?
Esempio del sistema Ponzi declinato nel 2008: Bernie Madoff pilastro della comunità ebraica americana, per anni ha potuto riciclare miliardi di dollari con lo schema Ponzi attraverso una serie di conti presso la banca d’affari JPMorgan, dichiarando di ottenere fino al 15% di rendita sul denaro degli investitori. La verità però era ben diversa: pagava i vecchi investitori con i soldi dei nuovi.
Tutti questi schemi tendono ad avere successo in determinati periodi storici di cambiamento come ad esempio nelle pandemie, in cui la gente accumula più paure e insicurezze, oppure nel pieno periodo di sviluppo economico- sociale.
E’ l’esempio sopraccitato di Poyais. Nell’Inghilterra di quell’epoca, molte persone investivano nei territori perché si credeva che un giorno sarebbero diventati indipendenti, in un contesto di estrema tendenza alla prosperità.
Riflettendo invece sul nostro periodo pandemico, dove la disoccupazione è ai massimi storici, per i mal intenzionati influenzare le persone disperate diventa più facile.
Com’è possibile che nessuno metta un freno a queste iniziative?
Uno dei motivi dati dalle stime è che un’alta percentuale delle vittime non lo dice a nessuno, nemmeno a famigliari ed amici, la paura di essere giudicati è troppa, provano vergona ad essere stati ingannati. Solo il 20% sporgono denuncia.
Molte persone inoltre non distinguono una truffa da un investimento legale, perchè anche in questo caso esistono vari livelli di rischio. Sono solitamente proporzionali al tempo in cui si maturano gli interessi. Più alto è il ricavo in poco tempo e più è alto è il rischio nel perdere il denaro investito.
Se pensi di essere stata vittima di una di queste truffe contatta la polizia postale.
di Marco Mauri
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