10 anni dopo. Al Bataclan resta il dolore, ma abbiamo vinto noi
10 anni dopo la strage del Bataclan, il tempo non cancella e non riduce l’impatto di quella serata maledetta a Parigi
10 anni dopo. Al Bataclan resta il dolore, ma abbiamo vinto noi
10 anni dopo la strage del Bataclan, il tempo non cancella e non riduce l’impatto di quella serata maledetta a Parigi
10 anni dopo. Al Bataclan resta il dolore, ma abbiamo vinto noi
10 anni dopo la strage del Bataclan, il tempo non cancella e non riduce l’impatto di quella serata maledetta a Parigi
Sono giorni di anniversari e ricordi amari. 10 anni non hanno cancellato o ridotto l’impatto di quella serata maledetta di Parigi. Il terrore allo stadio e sopra ogni altra cosa al Bataclan. Sino a poche ore prima, un locale noto agli appassionati dei live e delle notti più intriganti dal punto di vista musicale della Ville Lumière.
Dopo il bestiale assalto di terroristi, divenuto simbolo senza tempo della violenza più cieca ed efferrata. Ma anche di un colossale fallimento, quello del disegno eversivo del terrorismo islamico, che si è illuso di poter far saltare in aria le nostre società sull’onda della morte e della paura.
Abbiamo vinto noi e hanno perso loro, senza dimenticare nessun lutto, alcuna follia, a cominciare dalla notte di Parigi in cui fu versato anche sangue italiano.
Le nostre idee, la nostra idea di convivenza civile, di rispetto delle differenze e dello stato di diritto hanno vinto.
Le idee di chi imbracciò un Kalashnikov per uccidere a sangue freddo hanno fatto l’unica fine che meritavano: sono state spazzate via.
Non il rischio che accada di nuovo, che resterà ad aleggiare su di noi e ne siamo consapevoli, sull’onda di nuove tragedie ed ennesime versioni di guerre lunghe cent’anni.
Sappiamo, però, che chi ha abbracciato un’ideologia di morte potrà sempre e solo continuare a perdere.
Come al Bataclan. Come 10 anni fa.
Di Fulvio Giuliani
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