Addio a David Sassoli, l’europeo innamorato dell’Italia
David Sassoli, Presidente del Parlamento europeo, ci ha lasciato da un momento all’altro, in silenzio, com’era nel suo stile. Dietro di sé però lascia un “un bel rumore” che, in queste ore, sta riempiendo i social con i tanti attestati di stima provenienti dal mondo intero
Addio a David Sassoli, l’europeo innamorato dell’Italia
David Sassoli, Presidente del Parlamento europeo, ci ha lasciato da un momento all’altro, in silenzio, com’era nel suo stile. Dietro di sé però lascia un “un bel rumore” che, in queste ore, sta riempiendo i social con i tanti attestati di stima provenienti dal mondo intero
Addio a David Sassoli, l’europeo innamorato dell’Italia
David Sassoli, Presidente del Parlamento europeo, ci ha lasciato da un momento all’altro, in silenzio, com’era nel suo stile. Dietro di sé però lascia un “un bel rumore” che, in queste ore, sta riempiendo i social con i tanti attestati di stima provenienti dal mondo intero
AUTORE: Ilaria Cuzzolin
Se ne è andato con discrezione, com’era nel suo stile, David Sassoli, presidente del Parlamento europeo, scomparso all’improvviso, a soli 65 anni. Solo ieri era trapelata la notizia del suo ricovero sotto le feste “per un grave malfunzionamento del sistema immunitario”, dopo una polmonite che nei mesi scorsi lo aveva già costretto a una lunga convalescenza.
Oggi ci siamo svegliati con la consapevolezza di aver perso un uomo importante per l’Italia, indipendentemente dagli schieramenti politici di ognuno di noi. Sassoli era stato prima un ottimo giornalista – era figlio d’arte – poi un rappresentante delle Istituzioni dai modi sicuri ma mai arroganti. Non sorprendono quindi gli innumerevoli attestati di stima e di affetto che lo ricordano sui social in queste ore. Tantissimi quelli delle persone comuni; di chi lo ha avuto come compagno di scrivania nella redazione del TG1, dove ha ricoperto la carica di vicedirettore, di chi invece ne ha condiviso le battaglie politiche, molte delle quali sui diritti umani, in difesa dei più fragili.
Aveva anche proposto, senza successo, che la sede del Parlamento europeo a Strasburgo rimanesse aperta tutta la notte, a disposizione dei senza tetto, per offrire loro un punto di ristoro e riparo.
Facile parlare bene oggi di David Sassoli, ora che non c’è più. Ma risulta davvero impossibile fare il contrario, trovare un’ombra nel suo cammino: mai una parola fuori luogo, mai una polemica sterile. Era un uomo umile che amava le cose semplici, come il giardinaggio, nonostante nella vita avesse conosciuto il successo fin da giovane, non solo per quel suo fiuto giornalistico da fuoriclasse ma anche per un certa somiglianza con l’attore Robert Redford: grandi occhi blu che bucavano lo schermo e lo facevano amare particolarmente dal pubblico femminile. Ciò nonostante non si è mai sentito una primadonna. Anzi. E’ sicuro che uno scivolone come quello del sofagate che travolse il suo pari al Consiglio europeo, il Presidente Charles Michel, a lui non sarebbe mai capitato.
Proprio Ursula von der Leyen ha dichiarato: “Non perdo solo un collega, oggi perdo soprattutto un amico”. “Era una persona profondamente umana, di grande equilibrio e generosità” è il cordoglio del Presidente del Consiglio Mario Draghi. Sergio Mattarella si è detto “profondamente addolorato per il vuoto lasciato da chi ha sempre lavorato per un’Europa di pace”. E alla vigilia dall’elezione del nuovo Capo dello Stato sono in tanti a pensare che, un giorno, Sassoli sarebbe stato anche un perfetto Presidente della Repubblica, un uomo che ha contribuito a risanare l’immagine dell’Italia in Europa e viceversa.
Anche per questo ci mancherà.
Di Ilaria Cuzzolin
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- Tag: Europa
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