Addio al fotografo Gianni Berengo Gardin, testimone dell’Italia in bianco e nero
Addio al fotografo Gianni Berengo Gardin, testimone dell’Italia in bianco e nero. Si è spento oggi al’età di 94 anni a Genova

Addio al fotografo Gianni Berengo Gardin, testimone dell’Italia in bianco e nero
Addio al fotografo Gianni Berengo Gardin, testimone dell’Italia in bianco e nero. Si è spento oggi al’età di 94 anni a Genova
Addio al fotografo Gianni Berengo Gardin, testimone dell’Italia in bianco e nero
Addio al fotografo Gianni Berengo Gardin, testimone dell’Italia in bianco e nero. Si è spento oggi al’età di 94 anni a Genova
“Il mio lavoro non è artistico, ma sociale e civile. Non voglio interpretare, voglio raccontare”, è così che amava raccontare Gianni Berengo Gardin il suo mestiere. Si è spento uno dei più grandi fotografi italiani del Novecento, all’età di 94 anni a Genova. Grazie ai suoi scatti in bianco e nero, ha raccontato sette decenni di storia del nostro Paese.
Nato a Santa Margherita Ligure (Genova) il 10 ottobre 1930, considerava Venezia la sua vera città natale: lì aveva studiato e mosso i primi passi con la macchina fotografica. Con oltre due milioni di negativi, più di 260 libri pubblicati, oltre 360 mostre personali in tutto il mondo e una carriera gremita di premi internazionali, Berengo Gardin è stato un testimone etico, un poeta della realtà, un osservatore discreto ma instancabile dell’Italia che cambia.
Tanto che amava definirsi “un artigiano” e non un artista. Detestava l’idea di fotografia come forma d’arte estetizzante, preferendo sempre l’impegno civile alla ricerca di uno stile personale. Nei suoi scatti, il suo sguardo si posava sempre sull’uomo: nei suoi gesti quotidiani, nel lavoro, nei momenti di intimità e nei luoghi del disagio.
Di Matilde Testa
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