Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

L’affaire Macron-Brigitte in piazza

|

L’affaire Macron-Brigitte non è solo pruriginoso o allettante per i complottisti, ma anche l’ennesima occasione per provare a riflettere su come si viva oggi

L’affaire Macron-Brigitte in piazza

L’affaire Macron-Brigitte non è solo pruriginoso o allettante per i complottisti, ma anche l’ennesima occasione per provare a riflettere su come si viva oggi

|

L’affaire Macron-Brigitte in piazza

L’affaire Macron-Brigitte non è solo pruriginoso o allettante per i complottisti, ma anche l’ennesima occasione per provare a riflettere su come si viva oggi

|

Era uno schiaffo o erano solo smancerie fra marito e moglie, prima di un lungo e complesso viaggio di Stato?
Non lo sappiamo ed è francamente imbarazzante mettersi a fare la moviola del video che tutti hanno visto e rivisto almeno una volta.

Sta di fatto che un momento comunque strettamente privato, fra il presidente francese Emmanuel Macron e la moglie Brigitte, da oltre 24 ore venga osservato, analizzato, sminuzzato e utilizzato in almeno un centinaio di modi diversi.

C’è da meravigliarsi? Non scherziamo. C’è da indignarsi? Nemmeno.

Che si trattasse di un istante privato è fuori discussione e che – al contempo – nel pieno di una visita di Stato e a bordo dell’aereo di Stato, la dimensione stessa della privacy del Presidente della Repubblica si contragga fin quasi a scomparire lo è altrettanto.

Il caso, dunque non è solo pruriginoso o allettante per complottisti (ricordate il ridicolo caso del fazzolettino di Macron durante la missione a Kiev?) e nemici giurati del presidente francese, ma anche l’ennesima occasione per provare a riflettere su come si viva oggi.

Se a essere coinvolto è un capo di Stato, per ovvi motivi tutto si amplifica per ‘n’ volte. Eppure, dov’è finita la privacy di noi comuni mortali, se la rapportiamo a quella di quando la mia generazione era composta da adolescenti?

La verità è che vi abbiamo rinunciato tutti felici e sorridenti, sbarcando spesso disarmati nell’era digitale. Ora ci siamo resi conto della deriva e dei rischi mostruosi di avere sempre un obiettivo puntato addosso, ma probabilmente è tardi.
O meglio, siamo costretti a difenderci ricorrendo a norme, steccati, barriere e regole che di sicuro potranno proteggerci, ma anche dare un vago senso claustrofobico alle nostre esistenze fisiche e digitali.

Curioso e pettegolo l’uomo lo è da sempre, ci sono fior di storici dell’epoca classica che per secoli si sono portati dietro la nomea di quelli che i grandi eventi li hanno raccontati spiando dal buco della serratura. Figuriamoci con i mezzi attuali…

Resta una possibilità: posto che quel video lo abbiamo visto tutti e incuriosisce tutti, si può semplicemente provare a non sposare una tesi piuttosto che un’altra. Far sì che le cose accadano, scorrano.

Perché in definitiva è quello che ciascuno di noi vorrebbe (e con tutte le forze…) se si fosse trovato al posto di Emmanuel e Brigitte.

Di Fulvio Giuliani

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Omicidio Boiocchi, uno dei killer confessa: “A sparare fu D’Alessandro”

27 Maggio 2025
Omicidio Boiocchi, svolta nel caso. Simoncini, uno dei killer, confessa: “A sparare fu D’Alessan…

Philadelphia, sparatoria in un parco: 2 morti e otto feriti – IL VIDEO

27 Maggio 2025
Philadelphia, sparatoria in un parco: 2 morti e otto feriti. Il fatto è avvenuto durante un radu…

Garlasco e la giustizia capovolta

26 Maggio 2025
A leggere le cronache del delitto di Garlasco diciotto anni dopo si rimane sbigottiti. Si ha l’i…

Svizzera, trovati cinque corpi di alpinisti su un ghiacciaio a Zermatt

26 Maggio 2025
Almeno cinque sciatori sono stati ritrovati morti dal soccorso alpino svizzero sul ghiacciaio Ad…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI

    Exit mobile version