Confessa l’attentatore della donna accoltellata in Gae Aulenti a Milano: “Colpita lì perché piazza simbolo del potere economico”
Vincenzo Lanni, l’aggressore che ha accoltellato una donna a Milano, aveva già commesso lo stesso reato contro due persone anziane dieci anni prima. “Ce l’avevo con gli operatori della comunità che mi hanno cacciato. E con chi dieci anni fa mi ha licenziato” ha detto
Confessa l’attentatore della donna accoltellata in Gae Aulenti a Milano: “Colpita lì perché piazza simbolo del potere economico”
Vincenzo Lanni, l’aggressore che ha accoltellato una donna a Milano, aveva già commesso lo stesso reato contro due persone anziane dieci anni prima. “Ce l’avevo con gli operatori della comunità che mi hanno cacciato. E con chi dieci anni fa mi ha licenziato” ha detto
Confessa l’attentatore della donna accoltellata in Gae Aulenti a Milano: “Colpita lì perché piazza simbolo del potere economico”
Vincenzo Lanni, l’aggressore che ha accoltellato una donna a Milano, aveva già commesso lo stesso reato contro due persone anziane dieci anni prima. “Ce l’avevo con gli operatori della comunità che mi hanno cacciato. E con chi dieci anni fa mi ha licenziato” ha detto
Ha confessato Vincenzo Lanni, il 59enne che ieri ha accoltellato una donna in piazza Gae Aulenti.
La donna – sconosciuta all’uomo – è stata accoltellata solo perché rappresenta “il potere economico”. Questa l’assurda motivazione che ha dato Lanni.
“Ce l’avevo con gli operatori della comunità che mi hanno cacciato. E con chi dieci anni fa mi ha licenziato. Non conoscevo la vittima, l’ho scelta casualmente, ma per me era il simbolo del potere economico come piazza Gae Aulenti. Per questo l’ho colpita”. Con tali parole Vincenzo Lanni ha confessato di essere l’autore del gravissimo ferimento della manager 43enne.
Chi è Vincenzo Lanni
Si chiama Vincenzo Lanni l’aggressore che ha accoltellato una donna in Piazza Gae Aulenti a Milano. Cinzia Pezzotta, avvocato dell’uomo, è ancora incredula: “Non posso credere che ci sia ricascato, vuol dire che la riabilitazione non funziona”. Sì, perchè Lanni era già noto alle forze dell’ordine per aver commesso reati simili a quello di oggi già dieci anni fa. Nel 2015, infatti, Lanni aggredì un anziano signore seduto su una panchina davanti a un bar di Villa Serio. Colpì l’anziano signore e scappò. Dodici ore dopo aggredì un ottantenne che si trovava nel parco di Montecchio, ad Alzano Lombardo. In quest’ultima occasione, la vittima non si accorse che gli era stato piantato un coltello nella schiena. Per fortuna l’arma non intaccò il polmone e l’anziano venne soccorso ed operato.
Secondo le prime informazioni, Vincenzo Lanni soffrirebbe di un disturbo schizoide della personalità e la sua capacità di intendere e di volere è “grandemente scemata”. “Non sono uno violento, non ho mai fatto del male a nessuno – scriveva in una lettera indirizzata ai feriti – Non ero in me stesso, chiedo scusa anche perché ho colpito persone che potevano essere i miei genitori”. A seguito di quegli episodi, Lanni ricevette una condanna a otto anni di carcere e tre anni di Rems, strutture di riabilitazione per condannati con problemi mentali. Originario di Bergamo, incensurato, ma in cura psichiatrica, negli ultimi anni aveva vissuto in un residence. Lì era l’unico ospite fisso. Gli altri ci vivevano per qualche mese mentre erano in zona per lavoro. Lui invece l’aveva scelto come casa.
Di Matilde Testa
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