Arrestato l’accoltellatore di piazza Gae Aulenti, si chiama Vincenzo Lanni
Si chiama Vincenzo Lanni l’aggressore che questa mattina ha accoltellato una donna a Milano. L’uomo aveva già commesso lo stesso reato contro due persone anziane dieci anni prima
Arrestato l’accoltellatore di piazza Gae Aulenti, si chiama Vincenzo Lanni
Si chiama Vincenzo Lanni l’aggressore che questa mattina ha accoltellato una donna a Milano. L’uomo aveva già commesso lo stesso reato contro due persone anziane dieci anni prima
Arrestato l’accoltellatore di piazza Gae Aulenti, si chiama Vincenzo Lanni
Si chiama Vincenzo Lanni l’aggressore che questa mattina ha accoltellato una donna a Milano. L’uomo aveva già commesso lo stesso reato contro due persone anziane dieci anni prima
Si chiama Vincenzo Lanni l’aggressore che questa mattina ha accoltellato una donna in Piazza Gae Aulenti a Milano. Cinzia Pezzotta, avvocato dell’uomo, è ancora incredula: “Non posso credere che ci sia ricascato, vuol dire che la riabilitazione non funziona”. Sì, perchè Lanni era già noto alle forze dell’ordine per aver commesso reati simili a quello di oggi già dieci anni fa. Nel 2015, infatti, Lanni aggredì un anziano signore seduto su una panchina davanti a un bar di Villa Serio. Colpì l’anziano signore e scappò. Dodici ore dopo aggredì un ottantenne che si trovava nel parco di Montecchio, ad Alzano Lombardo. In quest’ultima occasione, la vittima non si accorse che gli era stato piantato un coltello nella schiena. Per fortuna l’arma non intaccò il polmone e l’anziano venne soccorso ed operato.
Secondo le prime informazioni, Vincenzo Lanni soffrirebbe di un disturbo schizoide della personalità e la sua capacità di intendere e di volere è “grandemente scemata”. “Non sono uno violento, non ho mai fatto del male a nessuno – scriveva in una lettera indirizzata ai feriti – Non ero in me stesso, chiedo scusa anche perché ho colpito persone che potevano essere i miei genitori”. A seguito di quegli episodi, Lanni ricevette una condanna a otto anni di carcere e tre anni di Rems, strutture di riabilitazione per condannati con problemi mentali. Originario di Bergamo, incensurato, ma in cura psichiatrica, negli ultimi anni aveva vissuto in un residence. Lì era l’unico ospite fisso. Gli altri ci vivevano per qualche mese mentre erano in zona per lavoro. Lui invece l’aveva scelto come casa.
Di Matilde Testa
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