“Attenti al lupo. Living together…”: continua l’emergenza lupi nel riminese
Continua l’emergenza lupi nel riminese, la questione arriva anche ai media internazionali: le testimonianze di chi ha subito gli attacchi
“Attenti al lupo. Living together…”: continua l’emergenza lupi nel riminese
Continua l’emergenza lupi nel riminese, la questione arriva anche ai media internazionali: le testimonianze di chi ha subito gli attacchi
“Attenti al lupo. Living together…”: continua l’emergenza lupi nel riminese
Continua l’emergenza lupi nel riminese, la questione arriva anche ai media internazionali: le testimonianze di chi ha subito gli attacchi
Nelle ultime settimane la situazione è diventata critica, continuano le aggressioni da parte del branco, ad animali domestici e bestiame, l’ultima risale a qualche giorno fa, tanto da costringere numerosi cittadini delle aree interessate a vivere in uno stato di allerta costante, considerando anche il trauma di quanti hanno visto i propri animali divorati sotto i loro occhi e in presenza di bambini, come racconta Ilaria Chiarabini: “Il mio cane è stato ucciso da un lupo che ha scavalcato la recinzione, ma la cosa più grave è che il cane era vicino alla porta di casa con i bambini. L’abbiamo raccolta a pezzi e questo è qualcosa che nessuno ci potrà mai restituire in termini di tranquillità nella vita a casa nostra”.
Grande preoccupazione anche per gli allevamenti: “Abbiamo subito tre predazioni e mio padre è stato addirittura inseguito. Stefano Albori, allevatore della zona, sostiene che l’aggressione non è stata nemmeno menzionata all’interno del verbale stilato successivamente. “Nonostante avessero un quintale di carne a disposizione gli sono corsi dietro comunque, conclude”.
Le indicazioni diffuse finora, come quella di tenere gli animali in casa, si rivelano poco efficaci. Non è infatti possibile confinare in abitazione un animale abituato a vivere in giardino, così come non basta evitare di lasciare all’esterno crocchette, cibo o rifiuti. Sul fronte operativo, la polizia provinciale dispone dell’autorizzazione a utilizzare proiettili di gomma per allontanare i lupi, ma non è mai stato possibile farne uso: avvistare un esemplare a distanza così ravvicinata da consentire il tiro resta un evento eccezionale.
Nel frattempo il clima di tensione non accenna a diminuire. “Invocare l’abbattimento dei lupi non è la soluzione”, avvertono i Verdi, che chiedono maggiori investimenti nella prevenzione, risarcimenti immediati per gli allevatori colpiti e una campagna informativa capillare rivolta ai cittadini.
I dati scientifici confermano inoltre un quadro ben diverso rispetto alla narrativa che dipinge il lupo come specie in via d’estinzione: l’Italia è oggi il Paese europeo con la popolazione di lupi più numerosa, stimata in migliaia di esemplari. L’Emilia-Romagna è la terza regione per presenza, e l’Appennino parmense e piacentino detiene addirittura la densità più alta al mondo, con 10 lupi ogni 100 km², valore superiore perfino a quello registrato in Russia, Canada o Mongolia.
A ciò si aggiunge il dato diffuso da ISPRA: tra il 2017 e il 2024 i lupi avrebbero attaccato e ferito venti persone in Italia.
Per affrontare un fenomeno che sta dividendo il territorio riminese, l’Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente e della Vita Rurali ha organizzato un incontro pubblico il 22 gennaio. All’iniziativa prenderanno parte anche Marco Succi, presidente del Comitato Quartiere 11 Rimini “Emergenza lupi”, e il vicepresidente Giorgio Urbinati, per fare il punto su una situazione che preoccupa sempre più cittadini e istituzioni.
di Catia Demonte
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