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Aurora Maniscalco: la versione dei testimoni smentisce la polizia austriaca

Vienna, la procura di Palermo continua a indagare sulla morte di Aurora Maniscalco, l’hostess precipitata dal terzo piano

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Nuova svolta sulla scomparsa di Aurora Maniscalco: i testimoni oculari hanno dichiarato di non aver visto la 24enne buttarsi. La caduta, avvenuta la sera dello scorso 21 giugno, è stata archiviata come suicidio dalla polizia austriaca. Dopo l’episodio, gli agenti intervenuti sul posto hanno ascoltato il fidanzato Elio Bargione che ha restituito loro l’immagine di una ragazza fragile e depressa, una ragazza che si era buttata perché voleva farla finita. Così, senza porsi ulteriori domande le autorità viennesi hanno chiuso il caso allegando a verbale le testimonianze di due inquiline del palazzo. Secondo quest’ultime Aurora camminava sul balcone prima di buttarsi. Le stesse inquiline, però, in un recente carteggio con l’avvocato Andrea Longo mostrato dalla trasmissione Morning News su Canale 5, hanno smentito tali affermazioni denunciando peraltro la mancanza di una deposizione ufficiale

Ecco come sono andate le cose

Le cose sono andate in questo modo. Una delle donne si trovava in cucina e non ha visto nulla, l’altra era affacciata alla finestra proprio mentre il corpo di Aurora cadeva nel vuoto. Si è spaventata e ha distolto subito lo sguardo. Successivamente, grazie all’avv. Alberto Raffadale, che assiste i Maniscalco, è stato aperto un fascicolo per istigazione al suicidio a carico del fidanzato. In tal modo, lo scorso 11 luglio, si è potuto effettuare l’esame autoptico presso l’Istituto di medicina legale di Palermo. E le informazioni sinora trapelate lascerebbero spazio a poche interpretazioni. 

Il corpo di Aurora presenta fratture estese agli arti inferiori e questo aspetto suggerisce che sia atterrata di piedi. Sul braccio e sul fianco sinistro sono presenti delle abrasioni compatibili con uno sfregamento su una superficie porosa e ruvida. Che sia rimasta aggrappata fuori dal cornicione in un disperato tentativo di salvarsi? Proprio su quel cornicione, i genitori della vittima hanno fotografato una strisciata compatibile con il segno lasciato da quattro dita. Nella mano sinistra sono stati trovati dei peli sui quali sono in corso accertamenti. Aurora non era sotto effetto di sostanze. Non sono ancora noti i risultati degli esami tossicologici, mentre quelli effettuati dall’ospedale di Vienna avevano dato esito negativo. Per definire l’esatta dinamica della caduta saranno essenziali gli esami sui vestiti che l’hostess indossava, abiti che ad oggi risultano bloccati all’ambasciata italiana.

I molti dubbi della famiglia di Aurora Maniscalco

Sono molte le cose che fin dai primi momenti hanno insospettito la famiglia della ragazza. Il padre Francesco è stato avvisato dell’incidente dal Bargione soltanto 10 ore dopo e tramite un messaggio scritto dal cellulare della figlia. In quel momento, però, Aurora si trovava su un letto d’ospedale priva di sensi. Gli account social di Aurora risultano chiusi. E ancora si sta cercando di capire a opera di chi (sul telefono è stata effettuata una copia forense). Nell’appartamento c’erano valigie sfatte e una borsetta con oggetti messi dentro alla rinfusa.

Secondo la madre, Giada, questo indica che la figlia stava cercando di mettere via le prime cose che trovava sotto mano in un “gesto di stizza”. Aurora voleva liberarsi da un rapporto tossico e malsano che andava avanti da sei anni. In più occasioni i familiari hanno visto lividi e morsi sul corpo della figlia. La 24enne in quel periodo si era allontanata dall’abitazione che condivideva con il fidanzato e vi aveva fatto ritorno proprio quel giorno. Forse per un incontro chiarificatore o, ancora, per riappropiarsi dei propri effetti personali.

Restano dei dubbi anche sulle versioni del fidanzato. In un racconto si posiziona in cucina nel momento fatale, in un altro invece si trova sul balcone nel tentativo di afferrarla. “Aurora non si è buttata, non si sarebbe mai uccisa, aveva progetti per il futuro”. È l’appello dei genitori raccolto dai microfoni di Canale 5, la 24enne voleva voltare pagina e lasciare il fidanzato per andare a vivere a Praga.

di Angelo Annese

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