Cacciato perché disabile. Incredibile e (purtroppo) vero
Cacciato perché disabile. Incredibile e (purtroppo) vero
Cacciato perché disabile. Incredibile e (purtroppo) vero
Invitati a mangiare in una saletta separata insieme al figlio disabile. La vicenda l’ha raccontata la mamma del ragazzo, affetto da una sindrome che l’ha reso cieco e senza capacità di parola. Il fatto, raccontato sui social, sarebbe avvenuto in un albergo di San Martino di Castrozza. La famiglia ha raccontato che alcuni clienti si sono lamentati della presenza del ragazzo e i gestori dell’hotel avrebbero quindi invitato lui e i genitori a consumare i pasti in una sala a parte. Risultato: la famiglia ha interrotto la vacanza ed è rientrata a casa. La storia ha suscitato molte polemiche e i titolari dell’albergo hanno fatto sapere che daranno la loro versione dell’accaduto.
Ovviamente non sappiamo come siano esattamente andate le cose. Se però ciò che è stato riportato fosse vero, sarebbe estremamente grave. Di più, racconterebbe di come l’inclusione di cui tanto si parla e di cui ci si riempie spesso la bocca sia in realtà solo una bella teoria. Non è possibile che accadano fatti del genere, nel 2023, e per di più in una località a grande vocazione turistica come quella.
In ogni caso, questo ragazzo che già ha una vita parecchio complicata, ha rinunciato a una vacanza sulla neve. Ci auguriamo che qualcuno si preoccupi, oltre a difendere l’uno o l’altro, di offrirgli l’occasione di recuperare. Più dei processi in Rete, alla fine è questo che conta.
di Annalisa GrandiLa Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
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