Terremoto Campi Flegrei, all’alba scossa di magnitudo 3.9
Il terremoto si è verificato nella zona dei Campi Flegrei, tra Bacoli e Pozzuoli, questa mattina intorno alle 5.44. Parla il direttore dell’Osservatorio Vesuviano, Mauro di Vito
Terremoto Campi Flegrei, all’alba scossa di magnitudo 3.9
Il terremoto si è verificato nella zona dei Campi Flegrei, tra Bacoli e Pozzuoli, questa mattina intorno alle 5.44. Parla il direttore dell’Osservatorio Vesuviano, Mauro di Vito
Terremoto Campi Flegrei, all’alba scossa di magnitudo 3.9
Il terremoto si è verificato nella zona dei Campi Flegrei, tra Bacoli e Pozzuoli, questa mattina intorno alle 5.44. Parla il direttore dell’Osservatorio Vesuviano, Mauro di Vito
Il terremoto si è verificato nella zona dei Campi Flegrei, tra Bacoli e Pozzuoli, questa mattina intorno alle 5.44. Parla il direttore dell’Osservatorio Vesuviano, Mauro di Vito
“E’ stato un fenomeno bradisismico di magnitudo media, registrato nel golfo di Pozzuoli e per questo avvertito in un’area assai vasta. La paura è legittima, il modo migliore di mitigare gli effetti di queste scosse sulla popolazione è assicurarsi che il patrimonio edilizio sia in condizioni adeguate, attraverso verifiche e controlli”. Così il direttore dell’Osservatorio Vesuviano (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), Mauro Di Vito, a La Ragione, a proposito della scossa di terremoto – l’ennesima – che è stata avvertita questa notte nell’area dei Campi Flegrei, tra Bacoli e Pozzuoli. Magnitudo di intensità 3.9, la più intensa da diverse settimane, ma il fenomeno bradisismico non conosce sosta: nella notte precedente alla scossa che ha fatto tremare anche diversi quartieri a Napoli sono state oltre 30 le scosse bradisismiche registrate. In poche parole a Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida lo stato di allerta è perenne.
“Abbiamo fatto una nuova verifica dei parametri, il sollevamento del suolo nell’ultimo periodo è di 10 millimetri al mese, è tornato ai valori di gennaio fino alla fine di marzo, dopo qualche picco nella prima parte di aprile”, continua a raccontare il direttore dell’Ingv, che evidenzia il lavoro collettivo di istituzioni nazionali, locali e Protezione Civile in osservanza del decreto legge Campi Flegrei varato a ottobre dal governo, con uno stanziamento totale di fondi per 52,2 milioni di euro fino alla fine del 2024 per i Comuni interessati al bradisismo e più in generale a quelli inseriti nella zona rossa Campi Flegrei, ossia Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto, Napoli, Marano di Napoli e Giugliano. Nel pacchetto di misure previste dal decreto, tra controlli e verifiche tecniche e studi di vulnerabilità, c’è anche la simulazione del piano di evacuazione dei residenti dell’area dei Campi Flegrei. Il 22 aprile si è partiti con l’evacuazione di un istituto scolastico nel quartiere Bagnoli, a un passo da Pozzuoli, poi il 30 e 31 maggio ci saranno anche prove di evacuazione, immaginando una “situazione 3”, l’eventualità considerata peggiore dalla Protezione Civile dal punto di vista degli eventi sismici, sino alla prova di evacuazione a ottobre che dovrebbe riguardare anche una fetta di Napoli.
di Nicola Sellitti
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