Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Carabinieri morti a Castel D’Azzano, i commenti dopo la tragedia

|

Nelle ore e nei giorni successivi la strage di Castel D’Azzano (Verona) i social si sono riempiti di considerazioni e commenti. E c’è chi sostiene che le vittime di questa tragedia siano i fratelli Ramponi

Castel D’Azzano

Carabinieri morti a Castel D’Azzano, i commenti dopo la tragedia

Nelle ore e nei giorni successivi la strage di Castel D’Azzano (Verona) i social si sono riempiti di considerazioni e commenti. E c’è chi sostiene che le vittime di questa tragedia siano i fratelli Ramponi

|

Carabinieri morti a Castel D’Azzano, i commenti dopo la tragedia

Nelle ore e nei giorni successivi la strage di Castel D’Azzano (Verona) i social si sono riempiti di considerazioni e commenti. E c’è chi sostiene che le vittime di questa tragedia siano i fratelli Ramponi

|

Nelle ore e nei giorni successivi la strage di Castel D’Azzano (Verona) i social si sono riempiti di considerazioni e commenti.

C’è stato chi ha descritto i tre fratelli Ramponi, che hanno fatto esplodere quella casa che doveva andare all’asta uccidendo tre carabinieri e ferendo altri 25 uomini delle forze dell’ordine, come vittime. Vittime del sistema.

Ma la storia è ben più complessa, parte da un incidente in cui morì un camionista e alla cui famiglia non è mai arrivato alcun risarcimento.

Da lì per i tre sono cominciati i debiti.

I terreni in parte erano già stati venduti, ma anche in quel caso chi li aveva comprati si era dovuto scontrare con il fatto che i tre fratelli non riconoscevano quella vendita.

Erano ossessionati da quella casa e da quei terreni.

Anche se il Comune aveva offerto loro un alloggio alternativo, anche se Maria Luisa, quella che ha fatto esplodere la casa aveva un sussidio.

Si tratta sicuramente di persone problematiche, i vicini li descrivono in pratica come eremiti.

Problematici ma anche difficili da aiutare. In realtà non volevano essere aiutati.

Ci si può sempre domandare se si poteva fare di più. Ma non sono loro le vittime in questa storia.

Le vittime sono quei tre militari che hanno perso la vita in questo modo assurdo.

Le vittime sono anche i loro colleghi che hanno tirato fuori dalle macerie Maria Luisa Ramponi mentre lei gli urlava “bastardi”. Non dimentichiamolo.

E non dimentichiamo che chi quella notte stava facendo solo il proprio dovere ora è in una bara.

Loro sì, davvero senza colpe.

di Annalisa Grandi

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

20 Ottobre 2025
Un morto e due feriti (uno in codice rosso e uno in codice giallo). È questo il bilancio di un gra…
20 Ottobre 2025
AWS down: black out in tutto il mondo. Oggi siti e piattaforme hanno subito interruzioni e malfunz…
20 Ottobre 2025
La creator ha condiviso tutte le fasi del parto con 50 mila spettatori: collegato anche il CEO del…
20 Ottobre 2025
La tragedia e l’evitabile retorica: uno che lancia un mattone o una grossa pietra contro un pullma…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI