Caso Sharon Verzeni, il killer: “L’ho vista e l’ho uccisa”
“L’ho vista e l’ho uccisa”. Così si muore in Italia, senza un perché. Così è morta Sharon Verzeni, uccisa da un 31enne
Caso Sharon Verzeni, il killer: “L’ho vista e l’ho uccisa”
“L’ho vista e l’ho uccisa”. Così si muore in Italia, senza un perché. Così è morta Sharon Verzeni, uccisa da un 31enne
Caso Sharon Verzeni, il killer: “L’ho vista e l’ho uccisa”
“L’ho vista e l’ho uccisa”. Così si muore in Italia, senza un perché. Così è morta Sharon Verzeni, uccisa da un 31enne
“L’ho vista e l’ho uccisa”. Così si muore in Italia, senza un perché. Così è morta Sharon Verzeni, uccisa da un 31enne
“L’ho vista e l’ho uccisa”. Così si muore in Italia, senza un perché. Così è morta Sharon Verzeni, uccisa da un 31enne originario del Mali, disoccupato, con precedenti di maltrattamenti in famiglia. Non basta per comprendere l’incomprensibile, per provare a ragionare su un omicidio che sconcerta ancora di più proprio perché privo di alcun movente. Proprio perché chi ha ucciso era uscito con quattro coltelli. Sulla sua strada ha trovato Sharon, poteva trovare chiunque altro e forse sarebbe stato uguale.
Bene fanno i genitori della donna a auspicare che questa morte porti a riflettere sul tanto annoso tema della sicurezza. Sicurezza che riguarda, questa storia lo dimostra, le grandi città così come quei piccoli paesi che nell’immaginario collettivo dovrebbero essere tranquilli. La follia, il raptus, di per sé è difficile da prevedere. Eppure chissà, se qualcosa poteva essere fatto. E in ogni caso, rimane che una donna è morta. Uccisa solo perché è uscita di casa una sera d’estate. Uccisa da un uomo che neanche la conosceva. Solo perché si sono trovati sulla stessa strada.
di Annalisa Grandi
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Tag: Italia
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