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Chico Forti

Chico Forti, la ’ndrangheta e certi cronisti

In quel Truman Show che sembra essere diventata la vicenda di Chico Forti dal giorno in cui è rientrato in Italia, non stupisce poi così tanto il capitolo più recente

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Chico Forti, la ’ndrangheta e certi cronisti

In quel Truman Show che sembra essere diventata la vicenda di Chico Forti dal giorno in cui è rientrato in Italia, non stupisce poi così tanto il capitolo più recente

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Chico Forti, la ’ndrangheta e certi cronisti

In quel Truman Show che sembra essere diventata la vicenda di Chico Forti dal giorno in cui è rientrato in Italia, non stupisce poi così tanto il capitolo più recente

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In quel Truman Show che sembra essere diventata la vicenda di Chico Forti dal giorno in cui è rientrato in Italia, non stupisce poi così tanto il capitolo più recente

In quel Truman Show che sembra essere diventata la vicenda di Chico Forti dal giorno in cui è rientrato in Italia (tra accoglienze istituzionali, interviste in prima serata, cronache delle spaghettate coi detenuti e visita alla mamma anziana), non stupisce poi così tanto il capitolo più recente. Un detenuto ha raccontato di aver ricevuto da Forti una richiesta un po’ così: seccato dagli articoli critici sull’inspiegabile occhio di riguardo riservato a un condannato per omicidio con sentenza definitiva come lui, avrebbe chiesto di contattare qualche ’ndranghetista per mettere a tacere i giornalisti Marco Travaglio e Selvaggia Lucarelli, più un’altra persona. In cambio avrebbe promesso generici favori una volta tornato libero, dando per possibile una sua candidatura nel centrodestra. Invece di girare la richiesta ai clan per avviare la pratica, il detenuto ha preferito parlarne con il Garante dei detenuti. Risultato: la Procura di Verona ha aperto un fascicolo (senza indagati né reati ipotizzati), ascoltato testimoni, raccolto elementi. Vedremo.

Ora: è chiaro che, se la storia fosse confermata, sarebbe clamorosa. Ma va confermata, appunto. Perché così com’è potrebbe essere una polpetta avvelenata, soffiata da un indagato per truffa e rapporti con la ’ndrangheta, magari per danneggiare il detenuto star del momento. Fumo negli occhi per chi preferirebbe sapere qualcosa in più sui fatti che hanno indotto la legge a considerare Forti un assassino.

di Valentino Maimone

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