Choc a Vigevano, uomo sequestrato per 4 anni dall’ex e da 3 amici: volevano svuotargli il conto
Choc a Vigevano, uomo sequestrato per 4 anni dall’ex e da 3 amici: volevano svuotargli il conto. Prelevato circa mezzo milione di euro
Choc a Vigevano, uomo sequestrato per 4 anni dall’ex e da 3 amici: volevano svuotargli il conto
Choc a Vigevano, uomo sequestrato per 4 anni dall’ex e da 3 amici: volevano svuotargli il conto. Prelevato circa mezzo milione di euro
Choc a Vigevano, uomo sequestrato per 4 anni dall’ex e da 3 amici: volevano svuotargli il conto
Choc a Vigevano, uomo sequestrato per 4 anni dall’ex e da 3 amici: volevano svuotargli il conto. Prelevato circa mezzo milione di euro
Per quattro anni un uomo è stato sequestrato nella sua abitazione dall’ex fidanzata e tre amici (una donna e due uomini). Il fatto è accaduto a Vigevano, dove la vittima è stata segregata nella sua villa. Per quattro lunghi anni, l’uomo si nutriva di cibo razionato, non aveva riscaldamento né acqua calda e non poteva uscire. L’abitazione era stata recintata con un filo spinato e all’uomo erano state tolte le sue chiavi di casa.
Una prigionia inflitta all’uomo, poco più che 40enne e in stato di infermità psichica, per le sue ingenti disponibilità economiche. Il piano di sequestro organizzato dall’ex compagna ha consentito a lei e ai suoi complici di prelevare in più occasioni somme di denaro che sfiorano il mezzo milione di euro.
L’uomo, nella speranza di essere visto, ha cominciato a lanciare oggetti da una finestra dei cortili del vicinato e per fortuna ci è riuscito. I dirimpettai, ignari di quanto stesse accadendo tra le mura di quell’abitazione, hanno avvertito le forze dell’ordine lamentando le molestie dell’uomo. Quando gli agenti di polizia sono arrivati sul posto, l’uomo ha iniziato ad implorare aiuto. Il fatto è avvenuto a novembre scorso ma nei giorni scorsi il Tribunale di Pavia ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare che ha consenti alla vicenda di venire alla luce.
I reati contestati in concorso sono sequestro di persona, abbandono e circonvenzione di incapace e truffa aggravata. Tuttavia, niente carcere per nessuno: le misure disposte vedono il divieto di avvicinamento alla vittima e di tentare di comunicare con lui e il braccialetto elettronico per un ulteriore controllo.
Di Matilde Testa
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- Tag: cronaca
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