Costa Volpino (Bergamo), uccisa a coltellate una ragazza di 18 anni. Arrestato un 19enne vicino di casa
Si chiama Sara Centelleghe la ragazza di 18 anni colpita mortalmente a coltellate da un aggressore mentre si trovava in casa
Costa Volpino (Bergamo), uccisa a coltellate una ragazza di 18 anni. Arrestato un 19enne vicino di casa
Si chiama Sara Centelleghe la ragazza di 18 anni colpita mortalmente a coltellate da un aggressore mentre si trovava in casa
Costa Volpino (Bergamo), uccisa a coltellate una ragazza di 18 anni. Arrestato un 19enne vicino di casa
Si chiama Sara Centelleghe la ragazza di 18 anni colpita mortalmente a coltellate da un aggressore mentre si trovava in casa
Si chiama Sara Centelleghe la ragazza di 18 anni colpita mortalmente a coltellate da un aggressore mentre si trovava in casa
Si chiama Sara Centelleghe la ragazza di 18 anni colpita mortalmente a coltellate questa notte da un aggressore – mentre si trovava in casa – a Costa Volpino (Bergamo).
Dopo averla colpita con un coltello da cucina (sul corpo di Sara sono state rilevate numerose ferite da taglio e da punta) l’aggressore è uscito dall’appartamento lasciando tracce di gocce di sangue sia sul pianerottolo che sulle scale, dove sono state trovate anche impronte di un piede sinistro nudo.
È stato arrestato Deep Gulshan, un ragazzo di 19 anni che abita nell’edificio vicino a Sara. Il giovane avrebbe fatto in caserma le prime ammissioni ed è stato poi arrestato per omicidio volontario. In casa sua sono stati sequestrati cinque borsoni di vestiti e lenzuola.
I carabinieri hanno comunicato ufficialmente di aver trovato “concordanti indizi di colpevolezza a carico di un diciannovenne indiano, abitante in un appartamento posto in un edificio limitrofo a quello della vittima, che è stato posto in stato di arresto con l’accusa di omicidio volontario. Non risultano indagate altre persone”.
Ancora da accertare le cause: non si dovrebbe trattare di una rapina, come invece si ipotizzava inizialmente. Inoltre, gli inquirenti hanno fin da subito escluso che l’omicidio fosse maturato nel contesto familiare della vittima.
Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, Sara si trovava in casa con un’amica che era successivamente uscita per comprare qualcosa da bere a un distributore automatico nei pressi del condominio.
Quando l’amica è tornata, ha trovato il corpo di Sara privo di vita fuori dalla porta di casa (Sara ha provato a uscire di casa ma è morta poco dopo) e si è messa a gridare per chiedere aiuto. Dopo aver sentito le urla, un vicino di casa è uscito dal suo appartamento e ha immediatamente cercato di rianimare – purtroppo invano – la ragazza.
di Mario Catania
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