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Daria, figlia di Navalny: “Difendete ciò in cui credete” – IL VIDEO

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Daria, figlia di Navalny: “Difendete ciò in cui credete”. Oggi a Milano è stata posta la targa commemorativa in memoria di Alexei Navalny: “Nel caso mi uccidano non arrendetevi!”

Daria figlia Navalny

Daria, figlia di Navalny: “Difendete ciò in cui credete” – IL VIDEO

Daria, figlia di Navalny: “Difendete ciò in cui credete”. Oggi a Milano è stata posta la targa commemorativa in memoria di Alexei Navalny: “Nel caso mi uccidano non arrendetevi!”

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Daria, figlia di Navalny: “Difendete ciò in cui credete” – IL VIDEO

Daria, figlia di Navalny: “Difendete ciò in cui credete”. Oggi a Milano è stata posta la targa commemorativa in memoria di Alexei Navalny: “Nel caso mi uccidano non arrendetevi!”

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Daria, figlia di Navalny: “Difendete ciò in cui credete”. Si è tenuta questa mattina, ai Giardini Anna Politkovskaja di corso Como a Milano, la commemorazione dell’oppositore politico russo Alexei Navalny. Morto il 16 febbraio 2024 nella colonia penale della regione artica, ribattezzata “Lupo Polare”, il carcere isolato nell’Artico russo.

Oggi a Milano, in sua memoria, è stata posta la targa commemorativa, sostenuta da un cippo in granito che riposta una citazione dello stesso attivista: “Nel caso mi uccidano non arrendetevi!”.

La targa è stata resa possibile grazie ai cittadini milanesi che hanno raccolto circa 26mila firme, affinché il Comune dedicasse un’azione di memoria pubblica in un luogo della città in ricordo di uno dei massimi oppositori politici del dittatore russo Vladimir Putin.

L’iniziativa era stata presentata dal Consigliere Comunale Gianmaria Radice, primo firmatario della mozione. Scritta insieme ai consiglieri Giulia Pastorella, Carmine Pacente e Daniele Nahum. Il documento, votato dall’Aula consiliare e reso esecutivo dal Gabinetto del Sindaco con una delibera di Giunta, definisce Navalny “alla stregua dei tanti che hanno lottato e pagato con la loro vita, per affermare il valore della libertà di espressione e della democrazia”. Milano è la prima città italiana, dopo Lisbona e a seguire Parigi, a rendere questo omaggio.

Non è un caso che il luogo per il ricordo di Navalny siano proprio i giardini intitolati ad Anna Politkovskaja. La nota giornalista, anche lei dissidente russa, assassinata a Mosca il 7 ottobre del 2006. La morte improvvisa di Navalny, scomparso all’età di 47 anni, ha contribuito ad alimentare le reazioni delle capitali occidentali contro Mosca. Oltre che del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, secondo il quale l’oppositore è stato “ucciso” e Putin “dovrà rendere conto dei suoi crimini”. 

Di Claudia Burgio

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