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Dramma a Caivano: 31enne si toglie la vita dopo la notifica di sfratto

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A Caivano un 31enne si è tolto la vita dopo aver ricevuto la notifica di sfratto da parte dell’ufficiale giudiziario scortata dai carabinieri

Sfratto Caivano

Dramma a Caivano: è da poco passata l’alba di un nuovo giorno nell’abitazione di via Visone, quando l’ufficiale giudiziario bussa alla porta. Ad accogliere la funzionaria c’è Ciro A., che dopo averla accolta con fare gentile la invita a sedersi offrendole persino un caffè. Una situazione peculiare per l’ufficiale giudiziario, che procede a mostrare all’uomo la notifica dello sfratto esecutivo per morosità insieme a una proroga di 20 giorni.

Stando al racconto dell’ufficiale riportato su Il Mattino, Ciro non ha reagito in alcun modo alla notizia della proroga. Quasi come se non gli importasse, e subito dopo con una scusa si è allontanato per andare in bagno. Passano i minuti e la donna si accosta alla porta chiamandolo per nome senza ricevere però alcuna risposta. La porta del bagno era socchiusa così decide di entrare, ma di Ciro nessuna traccia. Continua a cercarlo per tutta casa facendo il suo nome, fino a quando trova la porta della camera da letto chiusa a chiave.

Dopo aver bussato numerose volte, allarmata, ha chiesto aiuto ai carabinieri che sono intervenuti forzando la serratura. A questo punto, dopo l’intervento del 118, i militari non hanno potuto fare altro che constatare l’avvenuto suicidio. Sotto shock, invece, l’ufficiale giudiziaria in ospedale per accertamenti dopo una crisi. Non vi era nessun biglietto o messaggio di spiegazione nella stanza dove l’uomo ha compiuto l’estremo gesto.

L’hanno trovato così, impiccato. L’unico significato che resta è il dramma dietro la disperazione di un uomo. Una vita intera appesa a un filo e che sarebbe rimasto senza casa.

La salma dell’uomo, originario di Cardito, è stata consegnata ai familiari. Dopo un’esistenza governata dall’incertezza Ciro A. è caduto vittima della precarietà. Senza un lavoro stabile, viveva in condizioni economiche difficili. I soldi non erano sufficienti a coprire le spese e il proprietario dell’immobile lo aveva denunciato per morosità. Per questo motivo il Tribunale di Napoli Nord aveva disposto il procedimento esecutivo.

Caivano è finita sotto la lente di ingrandimento dopo l’ondata di sfratti esecutivi cominciata lo scorso novembre. Che però non ha nulla a che vedere con la storia di A. Ciro.

Il blitz anticamorra indetto dal Governo ha l’obiettivo di togliere le case popolare agli occupanti abusivi legati alla criminalità organizzata. Questi ultimi da decenni gestiscono la piazza di spaccio del Parco Verde di Caivano.

Di Angelo Annese

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