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Gatto scuoiato

È morto Leone, il gatto scuoiato vivo ad Angri

È morto Leone, il gatto che ad Angri era stato trovato letteralmente scuoiato. Scuoiato vivo, su tutto il corpo. Ora si cercano i responsabili di questo abominio
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È morto Leone, il gatto scuoiato vivo ad Angri

È morto Leone, il gatto che ad Angri era stato trovato letteralmente scuoiato. Scuoiato vivo, su tutto il corpo. Ora si cercano i responsabili di questo abominio
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È morto Leone, il gatto scuoiato vivo ad Angri

È morto Leone, il gatto che ad Angri era stato trovato letteralmente scuoiato. Scuoiato vivo, su tutto il corpo. Ora si cercano i responsabili di questo abominio
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È morto Leone, il gatto che ad Angri era stato trovato letteralmente scuoiato. Scuoiato vivo, su tutto il corpo. Ora si cercano i responsabili di questo abominio
Un orrore assurdo, incredibile e folle. Diversamente non si può descrivere quello che è accaduto ad Angri dove un gattino era stato trovato letteralmente scuoiato. Scuoiato vivo, su tutto il corpo. Un gesto aberrante. Eppure accaduto. Lui, il gattino, soccorso e portato al canile di Cava dei Tirreni, era stato chiamato Leone. Per quattro giorni i medici hanno cercato disperatamente di salvargli la vita. Mentre la sua storia veniva raccontata in tutta Italia e in tanti si muovevano per aiutare a raccogliere medicinali e altre medicazioni necessarie per il micino. Che però purtroppo non ce l’ha fatta. Non è riuscito a sopravvivere a quell’orrore. Nel post del canile dove era in cura si legge: “Leone caro, la violenza inaccettabile che ha martoriato il tuo corpicino in questi giorni 4 giorni, ha sconvolto la vita di migliaia di persone, che sono restate con il fiato sospeso. Sei diventato il Leone di tutti, ti hanno amato, sostenuto, pensato ogni istante e pregato per te. Il nostro Leone ci ha lasciato circondato fino alla fine da quell’amore che ha cercato in tutti i modi di combattere contro questo crimine senza precedenti. Ti abbracciamo forte forte, ora possiamo farlo senza farti male”. Parole commoventi, in clinica purtroppo veterinari e volontari Leone non potevano abbracciarlo perché solo sfiorarlo gli provocava dolori atroci. Il sindaco di Angri ha lanciato un appello affinché vengano individuati i responsabili di questo abominio. La Procura aprirà un fascicolo. L’unica speranza è che per una volta, i responsabili vengano davvero individuati e puniti. Che chi sa, parli davvero. Per Leone, vittima innocente di un abominio umano.   di Annalisa Grandi

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