Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Ennesimo femminicidio, il peso dell’impotenza

|

L’assurdità della notizia di cronaca di Messina, sull’ennesimo caso di femminicidio, ci obbliga a fare i conti con un senso di impotenza. Il pensiero di un padre

Ennesimo femminicidio, Messina

Ennesimo femminicidio, il peso dell’impotenza

L’assurdità della notizia di cronaca di Messina, sull’ennesimo caso di femminicidio, ci obbliga a fare i conti con un senso di impotenza. Il pensiero di un padre

|

Ennesimo femminicidio, il peso dell’impotenza

L’assurdità della notizia di cronaca di Messina, sull’ennesimo caso di femminicidio, ci obbliga a fare i conti con un senso di impotenza. Il pensiero di un padre

|

Parlo da papà, molto prima che da giornalista. Scrivo e penso da genitore, davanti all’assurdità di questa notizia arrivata da Messina che abbiamo dovuto leggere e rileggere e – dal punto di vista professionale – commentare nelle ultime ore, cercando disperatamente qualcosa che abbia ancora un senso ripetere.

Perché il papà non sa che aggiungere, il papà non sa che cavolo commentare, che non sia stato già scritto, detto, sottolineato un numero infinito di volte.
Il terrore è quello di non essere in grado di dire nulla di sensato alla propria figlia della stessa età di una povera ragazza ammazzata per niente. Letteralmente per niente.

Come aiutarla a costruirsi le difese necessarie? Cosa dirle, per metterla al riparo dalle assurdità più spaventose?

Cosa dire, è sempre il papà che se lo chiede, ai propri figli maschi, perché mai e poi mai – mai e poi mai! – possano pensare anche solo per un singolo istante della loro vita che un semplicissimo “No”, un chiarissimo, emblematico, indiscutibile “No”, possa essere interpretato come un’offesa. Un’umiliazione da lavare con il sangue.

Il papà che scrive sente tutto il peso dell’impotenza, dell’assurdità, del vuoto, del nulla. Tutti ci sentiamo tutti impotenti. Rassegnati mai, ma impotenti sì.

Non c’è alternativa: ripetere fino all’infinito ciò che a tutte le persone dotate di normale raziocinio appare un dato scontato, incontrovertibile, di una banalità assoluta: la vita è fatta di “No”, tanti “No”.
Ne arriveranno di tipi molto diversi fra loro, da persone e in condizioni così differenti da perderne il conto.

Ma un “No” è un “No”.

Ficchiamocelo in testa. Ficchiamolo in testa a forza ai nostri figli e alle nostre figlie.

Di Fulvio Giuliani

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

22 Dicembre 2025
A Milano quattro giovani (tre ragazzi di 16, 17 e 20 anni e una ragazza di 15 anni) hanno fermato…
22 Dicembre 2025
Ascoltare “Faccetta nera” – canto storicamente associato al regime fascista – al Luna Park: è quan…
21 Dicembre 2025
Un uomo ha accoltellato la compagna e si è poi lanciato dalla finestra: entrambi sono morti. La tr…
21 Dicembre 2025
È stato ritrovato il corpo senza vita di Dario Cipullo, il sedicenne di Novara di cui si erano per…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI