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Festività UK con il virus sotto l’albero

L’inghilterra è arrivata ultima nel dare la disponibilità ai giovani di vaccinarsi. È stata però la prima ad autorizzare l’uso della pillola Molnupiravir per trattare il Covid sintomatico.
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Festività UK con il virus sotto l’albero

L’inghilterra è arrivata ultima nel dare la disponibilità ai giovani di vaccinarsi. È stata però la prima ad autorizzare l’uso della pillola Molnupiravir per trattare il Covid sintomatico.
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Festività UK con il virus sotto l’albero

L’inghilterra è arrivata ultima nel dare la disponibilità ai giovani di vaccinarsi. È stata però la prima ad autorizzare l’uso della pillola Molnupiravir per trattare il Covid sintomatico.
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L’inghilterra è arrivata ultima nel dare la disponibilità ai giovani di vaccinarsi. È stata però la prima ad autorizzare l’uso della pillola Molnupiravir per trattare il Covid sintomatico.
Londra – Sono le 19 di un normale sabato sera. Il centro della città brulica di gente sotto la magia delle luci di Natale, che come ogni anno incantano i passanti. Oramai le carrozze della metropolitana sono tornate a essere piene e le persone che indossano la mascherina sui vagoni (l’unico luogo dove dovrebbe essere obbligatoria) si contano sulle dita di una mano. Nonostante il numero sempre alto di casi nel Regno Unito (i positivi sono ogni giorno all’incirca 40mila e i decessi sono arrivati a toccare quota 255 il 2 novembre), la situazione sembra essersi assestata. Le vaccinazioni stanno andando avanti, con la terza dose che adesso è disponibile per gli over 40 se sono trascorsi almeno 5 mesi dalla seconda. Stiamo parlando di numeri molto alti, ma che ancora non sono sufficienti per vedere la fine: l’88% ha ricevuto la prima dose, l’80% la seconda e il 23% la terza. Tutti i giovani tra i 16 e i 17 anni possono ricevere la seconda dose a partire da 12 settimane dopo la prima, mentre quelli tra i 12 e i 15 anni possono ricevere la prima. Se l’Inghilterra è arrivata ultima nel dare la disponibilità ai più giovani di vaccinarsi, è stata invece la prima ad autorizzare l’uso della pillola progettata per trattare il Covid sintomatico. Molnupiravir – sviluppato dalle industrie farmaceutiche statunitensi Merck, Sharp & Dohme (Msd) e Ridgeback Biotherapeutics – è il primo farmaco antivirale per il Covid che può essere assunto sotto forma di pillola anziché essere iniettato o somministrato per via endovenosa. Secondo la Bbc, il governo ne ha ordinato circa 480mila dosi e si prevede che arrivino entro la fine dell’anno. Inizialmente verrà somministrato ai pazienti (vaccinati e non) attraverso uno studio nazionale che raccoglierà dati aggiuntivi sulla sua efficacia. Solo dopo averli analizzati si deciderà se ordinarne altri quantitativi. La compressa Molnupiravir sarà somministrata due volte al giorno a pazienti vulnerabili a cui è stata recentemente diagnosticata la malattia. Negli studi clinici la pillola, originariamente sviluppata per curare l’influenza, ha ridotto di circa la metà il rischio di ospedalizzazione o morte. Il segretario di Stato per la Salute e gli Affari sociali Sajid Javid ha affermato che il trattamento è stato un «punto di svolta» per i più fragili e immunodepressi. Non è ancora chiaro come le compresse verranno distribuite così rapidamente dall’Nhs, il sistema sanitario inglese. Si pensa che ad alcune case di cura possano essere offerte forniture mentre altri pazienti anziani o vulnerabili potrebbero ricevere la prescrizione dal loro medico di famiglia. L’Agenzia di regolamentazione dei prodotti medico-farmaceutici del Regno Unito (Mhra) ha affermato che la compressa è stata autorizzata per soggetti con Covid da lieve a moderato e almeno un fattore di rischio per lo sviluppo di malattie gravi quali obesità, diabete o malattie cardiache. Il professor Jonathan Van-Tam, vicedirettore medico, ha però avvertito che i prossimi mesi potrebbero essere di nuovo molto duri. Con i casi di Covid che sembrano essersi stabilizzati, i decessi sono in aumento e vi sono segnali che le infezioni stiano iniziando a ‘penetrare’ nei gruppi di età più avanzata. Gli scienziati raccomandano quindi grande cautela. I tassi di trasmissione sono ancora molto alti, il numero di decessi settimanali di Covid restano circa mille. Il sistema sanitario inglese è descritto da chi lo gestisce come vicino al punto di rottura. La variante Delta è altamente contagiosa, con molte persone che ora la prendono nonostante la doppia vaccinazione e un comportamento prudente. Si parla già di possibili misure precauzionali proprio poco prima del Natale. Speriamo solo di saperlo per tempo e non, come l’anno scorso, solo tre giorni prima.   di Melania Guarda Ceccoli

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