Garlasco, Garofano rinuncia all’incarico di consulente dei Sempio. La perizia non è mai stata depositata
Luciano Garofano, ex comandante del Ris di Parma, non è più parte della difesa di Andrea Sempio, indagato per l’omicidio di Chiara Poggi, nell’ultima indagine della Procura di Pavia

Garlasco, Garofano rinuncia all’incarico di consulente dei Sempio. La perizia non è mai stata depositata
Luciano Garofano, ex comandante del Ris di Parma, non è più parte della difesa di Andrea Sempio, indagato per l’omicidio di Chiara Poggi, nell’ultima indagine della Procura di Pavia
Garlasco, Garofano rinuncia all’incarico di consulente dei Sempio. La perizia non è mai stata depositata
Luciano Garofano, ex comandante del Ris di Parma, non è più parte della difesa di Andrea Sempio, indagato per l’omicidio di Chiara Poggi, nell’ultima indagine della Procura di Pavia
Luciano Garofano, ex comandante del Ris di Parma, non è più parte della difesa di Andrea Sempio, indagato per l’omicidio di Chiara Poggi, nell’ultima indagine della Procura di Pavia.
Della rinuncia all’incarico di consulente tecnico, ne dà notizia lui stesso in una nota trasmessa all’agenzia ANSA.
Poche righe in cui fa intendere che vi sarebbero divergenze con la difesa, in particolare per quel che concerne l’utilizzo della sua consulenza nell’incidente probatorio: “la decisione di rinunciare all’incarico è maturata in conseguenza della mancata condivisione da parte della difesa” di Sempio “dei suggerimenti tecnico scientifici forniti dal Generale (…) in merito allo svolgimento dell’incidente probatorio e alla possibile estensione dei temi oggetto di perizia”.
Quanto si apprende crea ulteriore confusione e scompiglio in quella che ancora oggi pare una storia difficile da ricostruire a distanza di tanti anni.
Negli ultimi giorni l’attenzione si è concentrata sul denaro dei Sempio, in particolare sui quei 43 mila euro in contanti che la famiglia avrebbe chiesto alle zie e sui 6 mila euro, oneri accessori compresi, pagati nel 2017, con regolare fattura al consulente Garofano, per una perizia che pare non essere mai stata depositata.
Mentre da una parte ci si chiede a cosa sarebbero serviti quei 43 mila euro ad Andrea Sempio, dall’altra l’ex Generale fa sapere, in merito agli ultimi attacchi mediatici ricevuti, di aver dato mandato ai propri legali “affinché procedano nelle competenti sedi giudiziarie nei confronti di coloro che lo hanno diffamato ipotizzando il suo coinvolgimento in vicende di rilevanza penale. Vicende dalle quali dichiara di essere del tutto estraneo”.
di Catia Demonte
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