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Gli orrori di Cuneo. Salvati 18 disabili

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Avevano avuto anche il coraggio di chiamarla “Per Mano”, la casa degli orrori che è stata scoperta e grazie al cielo sgominata dai Carabinieri a Cuneo

Gli orrori di Cuneo. Salvati 18 disabili

Avevano avuto anche il coraggio di chiamarla “Per Mano”, la casa degli orrori che è stata scoperta e grazie al cielo sgominata dai Carabinieri a Cuneo

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Gli orrori di Cuneo. Salvati 18 disabili

Avevano avuto anche il coraggio di chiamarla “Per Mano”, la casa degli orrori che è stata scoperta e grazie al cielo sgominata dai Carabinieri a Cuneo

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Avevano avuto anche il coraggio di chiamarla “Per Mano”, la casa degli orrori che è stata scoperta e grazie al cielo sgominata dai Carabinieri a Cuneo.

La cooperativa sociale la cui presidente e la coordinatrice sono state arrestate con l’accusa sconvolgente e aberrante di aver praticato violenze, sevizie e soprusi nei confronti di 18 ragazzi affetti da gravi e gravissime forme di autismo, alcuni di loro minorenni.

“Aberrante” è l’aggettivo usato dai Carabinieri per descrivere l’indescrivibile, ciò che hanno visto nei video e che hanno portato all’irruzione, ai due arresti e a quattro arresti domiciliari.

“Per Mano“, l’avevano chiamata… la mano che avrebbe dovuto accogliere, accompagnare, sostenere, accarezzare e che si è trasformata in un pugno. In gesti gelidi e disumani.

Quando andava bene, i sedativi “per farli stare buoni”, quando andava meno bene lo lasciamo immaginare.

A volte ce lo chiediamo cosa diamine stia accadendo, come è possibile che il tempo che si vorrebbe così attento, evoluto, disponibile al prossimo si stia trasformando in qualcosa di inconcepibile.

Le parole mancano, la forza pure di commentare. Ci sono le immagini, il ringraziamento dovuto a chi ha denunciato, indagato e a chi è intervenuto per stroncare questo obbrobrio.

Resta il vuoto lasciato da quel nome, che suonava come una promessa di sostegno a questi ragazzi e alle loro famiglie, i cui patemi di prima non possiamo immaginare e il dolore straziante di oggi è fuori dalla nostra possibile comprensione. A volte l’indignazione è un dovere civico.

di Fulvio Giuliani

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