app-menu Social mobile

Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app
Bambina Kata

Il dramma di Kata e la vergogna silenziosa

Nella scomparsa della piccola Kata c’è l’angosciante fatto di cronaca e c’è il contesto: bambini che crescono in un ambiente troppo pericoloso, già noto alle forze dell’ordine
|

Il dramma di Kata e la vergogna silenziosa

Nella scomparsa della piccola Kata c’è l’angosciante fatto di cronaca e c’è il contesto: bambini che crescono in un ambiente troppo pericoloso, già noto alle forze dell’ordine
|

Il dramma di Kata e la vergogna silenziosa

Nella scomparsa della piccola Kata c’è l’angosciante fatto di cronaca e c’è il contesto: bambini che crescono in un ambiente troppo pericoloso, già noto alle forze dell’ordine
|
|
Nella scomparsa della piccola Kata c’è l’angosciante fatto di cronaca e c’è il contesto: bambini che crescono in un ambiente troppo pericoloso, già noto alle forze dell’ordine
Nel dramma della piccola Mia Kataleya, 5 anni, scomparsa a Firenze da sabato c’è l’angosciante fatto di cronaca e c’è il contesto. Quanto al primo, possiamo solo augurarci una rapida e felice conclusione delle ricerche, che nel corso della domenica non hanno escluso alcuna pista, compresa l’ipotesi di un rapimento maturato nell’ambiente borderline in cui è costretta a vivere la piccola. In queste ore, gli investigatori stanno ricostruendo la rete di conoscenze, amicizie e soprattutto inimicizie della madre, nel tentativo di comprendere chi possa aver avuto interesse a spaventare, minacciare o vendicarsi della donna o di persone a lei vicine. Quest’ultima, parlando con la stampa, ha lanciato mezza accuse, sostenendo di aver fatto i nomi alle forze dell’ordine di chi sospetta possa aver preso la bimba. Fin qui i fatti, nebulosi e angoscianti, davanti ai quali non resta che attendere e sperare nella migliore conclusione possibile. Si accennava, poi, al contesto: mamma e figlia di origini peruviane vivono da mesi, insieme a decine di altre famiglie di immigrati perlopiù clandestine, in questo vecchio albergo fiorentino in stato di abbandono, l’hotel Astor. Un luogo ben noto alle forze dell’ordine, in cui più volte è successo un po’ di tutto ed è quotidiana la “guerra” per accaparrarsi un “alloggio”. A costo di buttar fuori fisicamente l’occupante precedente. Risse, scontri a bastonate e bottigliate sono la regola e nello scorso mese di maggio un uomo è volato da una finestra del terzo piano, al termine di una delle mille liti dell’hotel Astor. Come si possa tollerare un simile scempio, come possa essere consentito a decine di bambini di crescere in un contesto del genere ed esposti a rischi di ogni genere – sino al caso drammatico della piccola Mia Kataleya – è una domanda che continuiamo a porci da anni e riguarda tutte le grandi città del Paese. La piaga delle occupazioni abusive e il contesto degradato, violento e criminale che finiscono per favorire continuano senza che si riesca a porre un freno. Galleggiamo vergognosamente fra tacito permissivismo e improvvise fiammate di “legge e ordine“, che portano a qualche sgombero e alla migrazione degli occupanti da un tugurio a un altro. Una tarlo nella nostra coscienza di cittadini, non solo una responsabilità degli amministratori, reso ancora più profondo dalla scomparsa di “Kata”. Di Fulvio Giuliani

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

“No Meloni Day atto II”, proteste in tutta Italia. Scontri a Torino: 15 poliziotti in ospedale

15 Novembre 2024
Migliaia di studenti universitari e liceali sono scesi in piazza in oltre 35 città italiane per …

Ragazza morta dopo un intervento al naso: lo studio risulta senza autorizzazione

15 Novembre 2024
“Lo studio del medico dove è stata operata Margaret Spada non risulta autorizzato per attività p…

Censurato il docufilm sulla Segre

15 Novembre 2024
Il docufilm “Liliana” del regista Ruggero Gabbai non verrà proiettato al cinema Orfeo di Milano,…

La lezione shock dei vigili alla materna di Palermo. Bimbi in lacrime

15 Novembre 2024
A Palermo alcuni bambini dai 3 ai 5 anni hanno dovuto assistere ad una discutibile lezione di ed…

LEGGI GRATIS La Ragione

GUARDA i nostri video

ASCOLTA i nostri podcast

REGISTRATI / ACCEDI