Il triste (ma consueto) bilancio dei festeggiamenti di Capodanno
Il bilancio dei festeggiamenti di Capodanno 2025 è di 309 feriti, di cui 90 minorenni. In ospedale sono finite 69 persone
Il triste (ma consueto) bilancio dei festeggiamenti di Capodanno
Il bilancio dei festeggiamenti di Capodanno 2025 è di 309 feriti, di cui 90 minorenni. In ospedale sono finite 69 persone
Il triste (ma consueto) bilancio dei festeggiamenti di Capodanno
Il bilancio dei festeggiamenti di Capodanno 2025 è di 309 feriti, di cui 90 minorenni. In ospedale sono finite 69 persone
Il bilancio dei festeggiamenti di Capodanno 2025 è di 309 feriti, di cui 90 minorenni. In ospedale sono finite 69 persone
Come ogni anno la mattina del 1° gennaio si fa il triste elenco dei morti e dei feriti per i festeggiamenti di Capodanno. Il 2025 non ha reclamato vite, ma ha mandato parecchie persone in ospedale. Il bilancio fornito dal Viminale parla di 309 feriti totali, di cui 69 ricoverati in ospedale. Il dato è in aumento rispetto al 2024, quando il conteggio totale si era fermato a 274 e quello delle ospedalizzazioni a 49. Il 2025, poi, si apre con 90 (!) minorenni colpiti in vario modo da petardi o proiettili (per colpi d’arma da fuoco sono state soccorse 12 persone).
I primi dati confermati arrivavano dalla Campania e dalla Puglia, che detengono da sempre il triste primato di regioni meno sicure per festeggiare l’arrivo di un nuovo anno.
A Napoli il bilancio dei festeggiamenti di Capodanno è in continuo aggiornamento. I feriti accertati sarebbero almeno 36 (alcune fonti parlano di 65), nessuno in gravi condizioni. Due persone, una 23enne e un turista di 28 anni, hanno riportato ferite per dei colpi d’arma da fuoco sparati in aria: il turista ha un polmone perforato. Anche a Giugliano si segnala anche una tragedia sfiorata: dalla strada sono stati esplosi alcuni colpi di pistola, che hanno centrato la finestra di un appartamento bucando vetri e persiane. Nessuno è rimasto coinvolto. I minorenni al momento ricoverati sono sei, con ustioni, danneggiamento dei bulbi oculari e dell’udito.
Nella classifica la Puglia segue Napoli. A Lecce i petardi hanno causato ferite a sei persone. Ad Andria una pistola a salve è esplosa in mano a un bambino di sei anni. Altri tre feriti in provincia di Taranto.
Nel complesso i Vigili del Fuoco hanno lavorato senza sosta per tutta la notte, per un totale di 882 interventi in tutta Italia (lo scorso anno erano 179 in meno). Maglia nera la Lombardia, con 142 operazioni, seguita da Emilia-Romagna (109), Veneto e Trentino-Alto Adige (103 in entrambi i casi). Del tutto inutili, come ci si aspettava, le ordinanze contro i botti. Anche a Milano petardi e fuochi abusivi ovunque non sono mancati. Persino nella “blindatissima” piazza Duomo, trasformata a cavallo della mezzanotte in un piccolo campo di battaglia, pieno di fumo, luci e fiamme.
Di Umberto Cascone
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