Israele contro l’intervista di Parolin su Gaza. Papa Leone XIV: “Il cardinale ha espresso molto bene la nostra opinione”
La recente intervista al cardinale Parolin “sebbene sicuramente ben intenzionata, rischia di minare gli sforzi per porre fine alla guerra a Gaza e contrastare il crescente antisemitismo”. Lo si legge in una nota stampa diffusa dall’ambasciata di Israele presso la Santa Sede
Israele contro l’intervista di Parolin su Gaza. Papa Leone XIV: “Il cardinale ha espresso molto bene la nostra opinione”
La recente intervista al cardinale Parolin “sebbene sicuramente ben intenzionata, rischia di minare gli sforzi per porre fine alla guerra a Gaza e contrastare il crescente antisemitismo”. Lo si legge in una nota stampa diffusa dall’ambasciata di Israele presso la Santa Sede
Israele contro l’intervista di Parolin su Gaza. Papa Leone XIV: “Il cardinale ha espresso molto bene la nostra opinione”
La recente intervista al cardinale Parolin “sebbene sicuramente ben intenzionata, rischia di minare gli sforzi per porre fine alla guerra a Gaza e contrastare il crescente antisemitismo”. Lo si legge in una nota stampa diffusa dall’ambasciata di Israele presso la Santa Sede
La recente intervista al Cardinale Parolin, “sebbene sicuramente ben intenzionata, rischia di minare gli sforzi per porre fine alla guerra a Gaza e contrastare il crescente antisemitismo”. E’ quanto si legge in una nota stampa diffusa dall’ambasciata di Israele presso la Santa Sede, secondo la quale l’intervista rilasciata dal Segretario di Stato vaticano ”si concentra sulla critica a Israele, trascurando il continuo rifiuto di Hamas di rilasciare gli ostaggi o di porre fine alla violenza”.
L’ambasciata israeliana afferma che ”ciò che più preoccupa è l’uso problematico dell’equivalenza morale laddove non è pertinente. Ad esempio, l’applicazione del termine ‘massacro’ sia all’attacco genocida di Hamas del 7 ottobre sia al legittimo diritto di Israele all’autodifesa”. La nota prosegue dichiarando che ”non esiste equivalenza morale tra uno Stato democratico che protegge i propri cittadini e un’organizzazione terroristica intenzionata a ucciderli. Ci auguriamo che le dichiarazioni future riflettano questa importante distinzione”.
Papa Leone XIV: “Il cardinale ha espresso molto bene la nostra opinione”
“Il cardinale ha espresso molto bene l’opinione della Santa Sede”. Lo ha detto Papa Leone XIV prima di tornare a Roma da Castel Gandolfo. Il Pontefice si è espresso in questo modo dopo le critiche dell’ambasciata israeliana all’intervista, pur premettendo che preferiva “non commentare”.
“Sono stati due anni molto dolorosi. Con un atto terroristico con 1200 morti: davvero bisogna pensare a quanto odio esiste nel mondo e a che possiamo fare. Poi tanti palestinesi, si parla di 67mila uccisi. Di quanta violenza e di quanto odio è capace l’uomo”, ha poi osservato il Papa parlando dell’attacco di Hamas a Israele di due anni fa.
“Bisogna ridurre l’odio e cercare soluzioni di pace. Certo – ha osservato – i gruppi che causano terrorismo non li possiamo accettare bisogna sempre rifiutare lo stile di odio nel mondo. Preoccupanti gli atti di antisemitismo: bisogna annunciare la pace; rispetto per la dignità di tutti”.
Le parole del cardinale Parolin
“Rischiamo di assuefarci alla carneficina” a Gaza, le parole di ieri del cardinale Parolin, in un’intervista ai media vaticani. “Oggi – ha detto – la situazione a Gaza è ancora più grave e tragica rispetto a un anno fa. Dopo una guerra devastante che ha mietuto decine di migliaia di morti. È necessario recuperare il senso della ragione, abbandonare la logica cieca dell’odio e della vendetta, rifiutare la violenza come soluzione. È diritto di chi è attaccato difendersi, ma anche la legittima difesa deve rispettare il parametro della proporzionalità”.
“Purtroppo, – evidenziava Parolin – la guerra che ne è scaturita ha avuto conseguenze disastrose e disumane… Mi colpisce e mi affligge il conteggio quotidiano dei morti in Palestina. Decine, anzi a volte centinaia al giorno, tantissimi bambini la cui unica colpa sembra essere quella di essere nati lì. Rischiamo di assuefarci a questa carneficina! Persone uccise mentre cercavano di raggiungere un tozzo di pane, persone rimaste sepolte sotto le macerie delle loro case. Persone bombardate negli ospedali, nelle tendopoli, sfollati costretti a spostarsi da una parte all’altra di quel territorio angusto e sovrappopolato… È inaccettabile e ingiustificabile ridurre le persone umane a mere ‘vittime collaterali’”.
Per Parolin, due popoli due Stati resta la soluzione per il Medio Oriente “ma non possiamo non notare con preoccupazione che le dichiarazioni e le decisioni israeliane vanno in una direzione opposta e, cioè, intendono impedire per sempre la possibile nascita di un vero e proprio Stato palestinese”.
“La Santa Sede – ricorda il porporato – ha riconosciuto ufficialmente lo Stato di Palestina dieci anni fa”.
“Guardiamo con soddisfazione al fatto che diversi Paesi del mondo abbiano riconosciuto lo Stato di Palestina – dice – Ma non possiamo non notare con preoccupazione che le dichiarazioni e le decisioni israeliane vanno in una direzione opposta”. Per Parolin, “la nascita di uno Stato palestinese – dopo quanto avvenuto negli ultimi due anni mi sembra ancora di più valida. È la via, quella dei due popoli in due Stati, che la Santa Sede ha perseguito fin dall’inizio. Le sorti dei due popoli e dei due Stati sono interconnesse”.
di Margherita Medici
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche