La lunga notte di Pozzuoli
L’ultima scossa, magnitudo 2.8, è stata registrata poco prima dell’una della complicata notte vissuta nell’area dei Campi Flegrei
La lunga notte di Pozzuoli
L’ultima scossa, magnitudo 2.8, è stata registrata poco prima dell’una della complicata notte vissuta nell’area dei Campi Flegrei
La lunga notte di Pozzuoli
L’ultima scossa, magnitudo 2.8, è stata registrata poco prima dell’una della complicata notte vissuta nell’area dei Campi Flegrei
L’ultima scossa, magnitudo 2.8, è stata registrata poco prima dell’una della complicata notte vissuta nell’area dei Campi Flegrei
L’ultima scossa, magnitudo 2.8, è stata registrata poco prima dell’una della complicata notte vissuta nell’area dei Campi Flegrei. Cinque ore prima c’è stata la scossa bradisismica più violenta degli ultimi 40 anni: magnitudo 4.4, è l’evento sismico che ha seminato il panico in migliaia di cittadini di Pozzuoli, Bagnoli, Bacoli, ma anche in diversi quartieri di Napoli. È la caldaia ardente della Solfatara: il bradisismo vive la sua fase più intensa, più violenta. Centocinquanta scosse in cinque ore. Una fase anche prevista: la scorsa settimana, durante un incontro pubblico a Bagnoli, il direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv, Mauro Di Vito, aveva previsto che, in base ai dati sull’innalzamento del suolo, ci sarebbero state scosse anche di magnitudo 4 a stretto giro, aggiungendo che c’era il rischio di un’escalation dei fenomeni sismici. “Ce ne saranno ancora”, ha poi ripetuto ieri sera a un’emittente napoletana. Questi sono i dati scientifici: il livello di allerta resta ancora giallo, in attesa di novità che potrebbero arrivare oggi dai vertici previsti tra istituzioni e Protezione Civile.
Poi ci sono le emozioni, le sensazioni provate di fronte a scosse che hanno prodotto crepe in alcuni appartamenti a Bacoli e Pozzuoli, calcinacci, cornicioni crollati e che hanno portato migliaia di persone in strada a passare la notte in auto. Nell’arco di poche ore la Protezione Civile ha allestito diverse tendopoli: quattro a Pozzuoli in punti strategici, ma anche a Bagnoli, anche a Bacoli. I sindaci sono per strada: stringono mani, informano, provano a rassicurare, aggiornano sui social, chiedono il sisma bonus al governo, affinché ci siano le risorse per i cittadini di rendere antisismici gli edifici a rischio.
Scende in strada a tarda serata anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che si reca prima a Pozzuoli, nelle vicinanze della tendopoli sul Lungomare, poi nell’area dell’ex Base Nato di Bagnoli, prima di recarsi in Prefettura, a Napoli, per un vertice con il Prefetto e la Protezione Civile. Ce ne saranno altri oggi: dovrebbe arrivare il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci e un vertice è previsto al Comune di Napoli, che ha disposto la chiusura delle scuole a Pozzuoli, Bagnoli. Così avviene anche a Qualiano, Calvizzano (area nord di Napoli). Resta forte, quando la notte è già realtà, l’immagine di anziani e bambini per strada, impauriti, spaesati. Sono sottoposti alla cura di un team di psicologi. Tutti fanno la loro parte, sperando che quel cratere smetta di agitarsi.
di Nicola Sellitti
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Tag: napoli
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