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La miglior gioventù riunita sulla Scala dei Turchi

Sabato scorso la Scala dei Turchi di Realmonte (Agrigento) è stata deturpata con dell’intonaco rosso. Nel giro di 24 ore la situazione si è risolta grazie ai volontari. Tra loro tanti giovani che hanno cancellato la bruttura compiuta, probabilmente, da altri ragazzi.
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La miglior gioventù riunita sulla Scala dei Turchi

Sabato scorso la Scala dei Turchi di Realmonte (Agrigento) è stata deturpata con dell’intonaco rosso. Nel giro di 24 ore la situazione si è risolta grazie ai volontari. Tra loro tanti giovani che hanno cancellato la bruttura compiuta, probabilmente, da altri ragazzi.
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La miglior gioventù riunita sulla Scala dei Turchi

Sabato scorso la Scala dei Turchi di Realmonte (Agrigento) è stata deturpata con dell’intonaco rosso. Nel giro di 24 ore la situazione si è risolta grazie ai volontari. Tra loro tanti giovani che hanno cancellato la bruttura compiuta, probabilmente, da altri ragazzi.
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Sabato scorso la Scala dei Turchi di Realmonte (Agrigento) è stata deturpata con dell’intonaco rosso. Nel giro di 24 ore la situazione si è risolta grazie ai volontari. Tra loro tanti giovani che hanno cancellato la bruttura compiuta, probabilmente, da altri ragazzi.
Strisce rosse di intonaco che sembravano “sangue” sono apparse sabato scorso sulla Scala dei Turchi di Realmonte (Agrigento). La splendida parete rocciosa, unica in tutto il mondo, era stata ferita, ancora una volta, da vergognosi atti vandalici. Vedere quelle immagini ha provocato dolore ma soprattutto tanto rammarico e rabbia in tutte le persone che amano la natura e si battono ogni giorno, anche con i gesti più semplici, per salvaguardarla. Non si sa ancora chi sia stato né il perché l’abbia fatto. Giovani annoiati? Probabilmente qualcuno che voleva fare notizia? Sicuramente qualcuno che in quel momento non ha capito la gravità di ciò che stava facendo. Per fortuna nel giro di 24 ore la situazione si è risolta del tutto. E questo grazie ai volontari, di cui la maggior parte giovani, che si sono subito rimboccati le maniche e, senza pensarci due volte, sono andati a ripulire tutto quello scempio. Compiti che spetterebbero alle amministrazioni che purtroppo non sempre riescono ad agire con celerità per via dei lunghi tempi burocratici. Soprattutto in ambito naturalistico/paesaggistico non c’è tempo da perdere e alla pulizia, menomale, ci pensano le numerose associazioni di volontariato. Di casi come questo nel nostro Paese, purtroppo, ne è piena la cronaca. Come dimenticare i tifosi di calcio olandesi del Feyenoord che nel 2015 ebbero avuto la brillante idea di devastare la storica “Barcaccia” del Bernini di Piazza di Spagna a Roma. La sciatteria, il mancato rispetto verso monumenti e luoghi che appartengono a tutti è un problema che pare senza risoluzione e che, con il Covid, sembra persino essersi aggravato. I parchi pubblici, per esempio, con le restrizioni dei locali notturni, sono stati letteralmente presi d’assalto nelle ore della notte, con una movida sempre più violenta che li ha trasformati in latrine a cielo aperto (e non solo per i rave party). Sono spesso gli abitanti di quartiere che, l’indomani, raccolgono tutta la sporcizia lasciata durante la notte e ristabiliscono (per qualche ora quando va bene) l’ordine: bottiglie di vetro lungo i marciapiedi o vicino agli alberi, bicchieri, di tutto e di più. Purtroppo questi atti vandalici provengono dai giovani però è bene sottolineare come siano sempre poi successivamente altri giovani a rimettere in ordine le cose, annientando con le buone azioni e il senso civico lo scempio lasciato dai loro coetanei. E sono le azioni di questa gioventù che devono avere l’eco maggiore. Gli esempi sono tanti: da quelli che vanno a raccogliere la plastica sulle spiagge a chi ripulisce le scritte di fantomatici writer su palazzi e monumenti. È importante sapere che sia ancora la responsabilità del singolo a fare la differenza; la stessa responsabilità che oggi ci viene chiesta in un periodo particolare come questo, per combattere insieme (ma distanti) la pandemia.   di Filippo Messina

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