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La spada minacciosa del giustizialismo

La differenza tra garantismo, che tutela indistintamente tutti i cittadini, e il giustizialismo, che agisce da spada di Damocle per il malcapitato, sia esso colpevole o innocente.
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La spada minacciosa del giustizialismo

La differenza tra garantismo, che tutela indistintamente tutti i cittadini, e il giustizialismo, che agisce da spada di Damocle per il malcapitato, sia esso colpevole o innocente.
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La spada minacciosa del giustizialismo

La differenza tra garantismo, che tutela indistintamente tutti i cittadini, e il giustizialismo, che agisce da spada di Damocle per il malcapitato, sia esso colpevole o innocente.
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La differenza tra garantismo, che tutela indistintamente tutti i cittadini, e il giustizialismo, che agisce da spada di Damocle per il malcapitato, sia esso colpevole o innocente.
Uno Stato di diritto è fondato sulla garanzia che il potere pubblico abbia dei limiti certi posti a tutela delle libertà dei cittadini. Il complesso di regole che lo supportano, però, viene quotidianamente messo a dura prova dalla realtà dei fatti: chi di fronte a una strage umana, a un odioso delitto, a un terribile fatto di cronaca non prova rabbia o non si trova a esigere che venga fatta giustizia? C’è una linea di demarcazione non oltre passabile nello Stato di diritto e corrisponde al delicato tema del garantismo: si è tutti innocenti sino a prova contraria. Dovranno essere gli addetti alla funzione requirente prima e giudicante poi a dover provare e stabilire le colpe e le responsabilità personali di ciascuno. Il garantismo conosce il suo esatto opposto nel giustizialismo. Secondo questa filosofia non sono necessarie prove incriminanti o processi formali, ciò che conta è la percezione di aver dato un volto al presunto colpevole e saperlo assicurato alle patrie galere, o peggio. La grande differenza fra i due concetti è l’impostazione logica: nel primo il processo viene celebrato in un tempio laico, il Tribunale, governato da regole e procedure precise disegnate in maniera tale da permettere l’accuratezza della decisione; il secondo predilige la confusione della piazza pubblica, senza alcuna pretesa di stabilire la realtà dei fatti e la giustezza delle decisioni, preoccupandosi esclusivamente di ottenere l’appagamento immediato tramite la vendetta. Mentre il garantismo tutela tutti i cittadini indistintamente, il giustizialismo agisce da spada di Damocle per il malcapitato: sia esso colpevole o innocente, viene ugualmente travolto dagli eventi e costretto alla morte fisica o sociale. Già, perché non muore solo chi viene ucciso barbaramente ma pure colui che perde la sua libertà, la dignità o la sua privacy. In Italia si hanno decine di tristi esempi di persone innocenti finite nel tritacarne mediatico per errore, invidia, gelosia. Restituire loro la libertà non garantisce anche la riabilitazione sociale, non cancella con un colpo di spugna il sospetto che viene alimentato da un’indagine scambiata per verità giudiziaria. Della verità a pochi importa, quella che rimane impressa è la colpevolezza presunta anche se non ancora accertata. Politicamente in tanti, nella storia, hanno cavalcato l’onda del giustizialismo. Spesso, si ricordi, costoro sono finiti decapitati da quella spada di Damocle che brandivano contro nemici e avversari.   di Stefano Musu

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