La tragedia e le polemiche assurde
C’è una polemica artificiosa e totalmente fuori luogo che non possiamo accettare: riguarda la tragedia del veliero Bayesian affondato
La tragedia e le polemiche assurde
C’è una polemica artificiosa e totalmente fuori luogo che non possiamo accettare: riguarda la tragedia del veliero Bayesian affondato
La tragedia e le polemiche assurde
C’è una polemica artificiosa e totalmente fuori luogo che non possiamo accettare: riguarda la tragedia del veliero Bayesian affondato
C’è una polemica artificiosa e totalmente fuori luogo che non possiamo accettare: riguarda la tragedia del veliero Bayesian affondato
C’è una polemica artificiosa e totalmente fuori luogo che non possiamo accettare: riguarda la tragedia del veliero Bayesian affondato in rada a Palermo. Vi sono morte sette persone, in modo assurdo – probabilmente evitabile – anche se solo l’inchiesta potrà chiarire i tanti misteri legati a quei quattro minuti fatali.
Sta di fatto che ancora una volta delle morti in mare hanno colpito profondamente l’immaginario collettivo, diventando uno dei grandi fatti dell’estate 2024.
I motivi sono sin troppo facili da elencare, dalle caratteristiche stesse di un naufragio in buona misura ancora inspiegabile ai personaggi coinvolti: ricchi e famosi, soprattutto ricchi.
È un fatto, come la considerazione banale che la crème delle vittime del Titanic accenda ancora la fantasia popolare 112 anni dopo la tragedia del transatlantico.
Non c’era alcuna necessità di farne discendere chissà quale giudizio morale, come quello azzardato da una Ong che ha criticato in modi francamente insopportabili forze dell’ordine e soccorritori italiani, accusati di essere accorsi nel giro di pochi minuti per cercare di salvare i miliardari e di risultare diciamo meno ‘pronti’ – se non indifferenti – davanti alle sorti dei poveracci sui barconi provenienti dall’Africa o dalla Siria. Una balla ridicola, offensiva e pure stupida, considerato che il Bayesian era in rada a poche braccia di mare da terra.
È incredibile sottostimare in questo modo ciò che da anni la Marina Militare italiana, la Guardia Costiera, la polizia, i carabinieri e i soccorritori civili stanno facendo per salvare decine e decine di migliaia di persone nel cuore del Mar Mediterraneo. Sostenere con cinismo, leggerezza e presunzione che solo le Ong si precipitino a salvare i migranti è semplicemente falso.
Il che ovviamente non significa negare il ruolo fondamentale delle Organizzazioni non governative e il loro splendido lavoro, ma evitare che la politica politicante e l’invidia sociale riportino il dibattito su una tragedia epocale quale quella dei migranti allo stadio brado. Ne siamo già abbondantemente nauseati.
di Fulvio Giuliani
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Tag: cronaca
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