L’abbraccio simbolo tra Giulia e la sua rivale
| Cronaca
E’ un’immagine simbolo che arriva dritta al cuore quella che ritrae le due donne in un abbraccio solidale
L’abbraccio simbolo tra Giulia e la sua rivale
E’ un’immagine simbolo che arriva dritta al cuore quella che ritrae le due donne in un abbraccio solidale
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L’abbraccio simbolo tra Giulia e la sua rivale
E’ un’immagine simbolo che arriva dritta al cuore quella che ritrae le due donne in un abbraccio solidale
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Spesso si dice delle donne che non siano solidali tra loro. Non è vero.
E’ un’immagine simbolo da tenere ben impressa nella mente il frame conservato ora nei fascicoli che i giudici useranno durante il processo in cui, si spera, Alessandro Impagnatiello verrà condannato alla massima pena. Senza se e senza ma.
Si vede la povera Giulia Tramontano stringere tra le braccia la sua rivale in amore – la ragazza italo-inglese che da un anno intratteneva una relazione parallela con l’uomo. Si scambiano un lungo abbraccio distensivo alla fine di un incontro che le ha trasformate da nemiche ad alleate. Avranno parlato dei tanti raggiri e della montagna di menzogne che Impagnatiello avrà raccontato loro per tenere assieme le carte di un castello le cui fondamenta si stavano sgretolando giorno dopo giorno; avranno incrociato i messaggi su whatsapp, non potendo non notare che nello stesso giorno, magari, era capace di scrivere “ti amo” a entrambe.
Fino all’ultimo Giulia non ha capito con chi aveva a che fare altrimenti non sarebbe tornata a casa. Accanto a sé purtroppo aveva il Diavolo, un uomo capace di tutto, come dimostrano anche gli esami fatti recentemente che hanno riscontrato nel corpo della donna e del feto tracce di veleno per topi. Capace di tutto ma non di lasciare una donna.
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- Tag: Evidenza, femminicidio
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