L’Aquila, 15 anni dopo
Impossibile dimenticare quella notte tra il 5 e il 6 aprile quando una scossa di magnitudo 5.8 distrugge l’Aquila e molti paesi vicini. Diverse le iniziative per rendere omaggio alle vittime
L’Aquila, 15 anni dopo
Impossibile dimenticare quella notte tra il 5 e il 6 aprile quando una scossa di magnitudo 5.8 distrugge l’Aquila e molti paesi vicini. Diverse le iniziative per rendere omaggio alle vittime
L’Aquila, 15 anni dopo
Impossibile dimenticare quella notte tra il 5 e il 6 aprile quando una scossa di magnitudo 5.8 distrugge l’Aquila e molti paesi vicini. Diverse le iniziative per rendere omaggio alle vittime
Impossibile dimenticare quella notte tra il 5 e il 6 aprile quando una scossa di magnitudo 5.8 distrugge l’Aquila e molti paesi vicini. Diverse le iniziative per rendere omaggio alle vittime
Nella notte tra il 5 e il 6 aprile del 2009, alle ore 3.32 del mattino si scatena l’apocalisse con una scossa di terremoto di 5,8 gradi della scala Richter che in pochi istanti distrugge gran parte del centro storico dell’Aquila e molti paesi vicini.
Il bilancio è pesantissimo: 309 le vittime, 1.600 i feriti di cui 200 gravissimi, decine di migliaia gli sfollati. Il sisma viene avvertito in tutto il Centro Italia, fino a Napoli.
Da quel giorno, sono passati 15 anni ma la memoria resta vivida e incancellabile. Molti gli eventi organizzati dalla città per ricordare le vittime, in primis la fiaccolata di stanotte ma anche mostre e incontri nelle scuole. A mezzanotte messa in suffragio per i 309 morti del sisma, nella chiesa di Santa Maria del Suffragio.
di Raffaela Mercurio
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche