Chi percepisce il Reddito di cittadinanza è finito a ingrossare le fila del lavoro nero. Non solo. La GdF ha scoperto che molte di queste aziende, spuntante dal nulla, si sono specializzate nella contraffazione. E noi paghiamo
Tu lavori senza contratto, sottopagato, e io non ti faccio perdere il Reddito di cittadinanza. Un accordo neanche troppo tacito che sta alla base di quello che era abbastanza prevedibile accadesse: chi percepisce il sussidio statale è finito a ingrossare le fila del lavoro nero. Lo ha scoperto la Guardia di Finanza nella provincia di Napoli, dove in questi mesi sono spuntate dal nulla aziende che realizzano manufatti per le grandi griffe di moda.
Ma anche falsi confezionati in maniera da essere praticamente indistinguibili dagli originali e che vanno ad alimentare un altro mercato, quello illegale delle merci contraffatte. Chi lavora in quelle fabbriche è quasi sempre senza contratto e in un terzo dei casi percepisce il Reddito di cittadinanza.
D’altronde a chi ha l’assegno statale non conviene avere un contratto regolare, perché perderebbe i soldi del sussidio. Così invece si tiene il Reddito e pure questi altri soldi non dichiarati. E le ditte risparmiano. Una truffa, ovviamente. Una vergogna a spese del contribuente onesto.
di Annalisa Grandi
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