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Le parole di Gino Cecchettin ai funerali di Giulia

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Le parole di Gino Cecchettin durante il funerale della giovane Giulia: “Che la sua memoria ci ispiri a lavorare insieme contro la violenza”
Le parole di Gino Cecchettin ai funerali di Giulia

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Le parole di Gino Cecchettin durante il funerale della giovane Giulia: “Che la sua memoria ci ispiri a lavorare insieme contro la violenza”
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Le parole di Gino Cecchettin ai funerali di Giulia

Le parole di Gino Cecchettin durante il funerale della giovane Giulia: “Che la sua memoria ci ispiri a lavorare insieme contro la violenza”
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“Mia figlia Giulia era proprio come l’avete conosciuta, una giovane donna straordinaria, allegra e vivace, mai sazia di imparare. Ha abbracciato la responsabilità della gestione familiare dopo la prematura perdita della sua amata mamma”, le parole di Gino Cecchettin, nel suo messaggio ai funerali della figlia Giulia, tenuti questa mattina nella basilica di Santa Giustina a Padova, a cui hanno partecipato migliaia di persone. “Il femminicidio – dice il padre di Giulia Cecchettin – è spesso il risultato di una cultura che svaluta la vita delle donne, vittime proprio di coloro che avrebbero dovuto amarle e invece sono state vessate, costrette a lunghi periodi di abusi fino a perdere completamente la loro libertà prima di perdere anche la vita”. “Mi rivolgo per primo agli uomini – prosegue Gino – perché noi per primi dovremmo dimostrare di essere agenti di cambiamento contro la violenza di genere. Parliamo agli altri maschi che conosciamo, sfidando la cultura che tende a minimizzare la violenza da parte di uomini apparentemente normali”. “Dovremmo essere attivamente coinvolti, sfidando la diffusione di responsabilità, ascoltando le donne e non girando la testa di fronte ai segnali di violenza, anche i più lievi. La nostra azione personale è cruciale per rompere il ciclo e creare una cultura di responsabilità e supporto”, aggiunge Gino Cecchettin. “La scuola ha un ruolo fondamentale nella formazione dei nostri figli. Dobbiamo investire in programmi educativi che insegnino il rispetto reciproco, l’importanza delle relazioni sane e la capacità di gestire i conflitti in modo costruttivo per imparare ad affrontare le difficoltà senza ricorrere alla violenza – dichiara Gino – La prevenzione della violenza di genere inizia nelle famiglie, ma continua nelle aule scolastiche, e dobbiamo assicurarci che le scuole siano luoghi sicuri e inclusivi per tutti”. “Che la memoria di Giulia ci ispiri a lavorare insieme contro la violenza, che la sua morte sia la spinta per cambiare”, l’auspicio del padre di Giulia Cecchettin.  

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