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Leombruni indagato per l’uccisione dell’orsa Amarena: “Ricevo minacce”

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Andrea Leombruni, il cacciatore che alcuni giorni fa ha ucciso l’orsa Amarena, dice di non dormire da giorni e di aver ricevuto minacce
Andrea Leombruni

Leombruni indagato per l’uccisione dell’orsa Amarena: “Ricevo minacce”

Andrea Leombruni, il cacciatore che alcuni giorni fa ha ucciso l’orsa Amarena, dice di non dormire da giorni e di aver ricevuto minacce
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Leombruni indagato per l’uccisione dell’orsa Amarena: “Ricevo minacce”

Andrea Leombruni, il cacciatore che alcuni giorni fa ha ucciso l’orsa Amarena, dice di non dormire da giorni e di aver ricevuto minacce
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La sua faccia è finita ovunque e lui è indagato per uccisione di animale per crudeltà o senza necessità. Andrea Leombruni, il cacciatore che alcuni giorni fa ha ucciso l’orsa Amarena, a San Benedetto dei Marsi, dice di non dormire da giorni e di aver ricevuto minacce. Di aver sbagliato, di aver visto l’orsa nella sua proprietà e di essersi spaventato.
 
Eppure l’orsa era una vera e propria “star” in quel paesino, la sua presenza era stata più volte filmata e tutti la conoscevano. Insieme ai suoi cuccioli che ora si stanno cercando senza sosta. Un evento che di certo ha colpito e scosso, anche perché arriva dopo mesi di polemiche in Trentino. E dopo che lo stesso Abruzzo era stato dipinto come una sorta di oasi felice per la convivenza tra gli umani e questi animali. La verità è che ai tanti che si battono per il rispetto degli animali fanno da contraltare ancora episodi terribili.
 
Quello di Amarena è un esempio, e forse l’autore del gesto non è neanche il peggiore degli esempi. Ma di sicuro ancora molto va fatto. In termini di informazione. In termini di tutela. In termini di rispetto, di queste creature che, come ha scritto una mamma di questo paesino abruzzese, possono rendere “magico” il posto in cui viviamo.
Di Annalisa Grandi

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