L’inchiesta più sull’inchiesta che sulla morte
La tragica morte di David Rossi, capo della comunicazione di Mps, lascia ancora aperti una serie di interrogativi, Il più grande di tutti riguarda le indagini, condotte in maniera troppo fumosa. L’ipotesi del suicidio appare sempre meno plausibile.

L’inchiesta più sull’inchiesta che sulla morte
La tragica morte di David Rossi, capo della comunicazione di Mps, lascia ancora aperti una serie di interrogativi, Il più grande di tutti riguarda le indagini, condotte in maniera troppo fumosa. L’ipotesi del suicidio appare sempre meno plausibile.
L’inchiesta più sull’inchiesta che sulla morte
La tragica morte di David Rossi, capo della comunicazione di Mps, lascia ancora aperti una serie di interrogativi, Il più grande di tutti riguarda le indagini, condotte in maniera troppo fumosa. L’ipotesi del suicidio appare sempre meno plausibile.
Oramai più che indagare sulla morte di David Rossi occorre indagare sull’indagine relativa alla morte di David Rossi. Non certo perché dalle indagini o dalla giustizia ci si possa attendere sempre la verità dei fatti, tanto più che quando le sentenze passano in giudicato, sono definitive; si parla, non a caso, di “verità processuale”. Si è consapevoli che non è detto coincidano sempre con la più insondabile verità assoluta. Ma il fatto è che ci si chiede come sia stato possibile che la gran parte degli elementi più interessanti emerga da canali che con le autorità inquirenti non hanno nulla a che vedere.
Il carabiniere che ha ricordato di avere visto il procuratore rispondere al telefono di Rossi – dopo la sua morte, con all’altro capo del filo una parlamentare – ricordava male o mentiva, a quel che sembra. Contagiando la parlamentare stessa, che allora disse di non avere avuto risposta, poi che qualcuno rispose, ma non profferì parola. Dai tabulati risulterebbe che la chiamata non ebbe alcuna risposta. Ma il riemergere prepotente degli indizi relativi ai ‘festini’ segnala non certo la voglia morbosa di sapere come si svolgessero, ma la necessità di sapere chi vi prendeva parte. Perché quella è la pista dell’omertà e della connivenza. E il cielo non voglia arrivi fino in Procura della Repubblica o dalle parti del Tribunale.
E no, una tale ombra non può essere lasciata lì a languire, richiede illuminazione. Mentre la fin qui accertata tesi del suicidio appare ogni giorno di più irreale.
La Redazione
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche

Roma, neonata trovata morta a Villa Pamphilj. Lesioni su braccia e gambe. A poca distanza scoperto il corpo di una donna in un sacco nero
07 Giugno 2025
Macabra scoperta a Roma: all’interno di Villa Pamphilj – tra i cespugli – è stato ritrovato il cor…

Milano: un uomo orrido, una confessione sconvolgente
06 Giugno 2025
L’ipotesi più probabile sulla tragedia di Milano è che l’uomo abbia dato fuoco all’appartamento in…

Giovanni Brusca è libero. L’uomo che azionò il telecomando della strage di Capaci (e non solo)
05 Giugno 2025
Giovanni Brusca era conosciuto come il “macellaio”. È stato lui ad azionare il telecomando della s…

“Martina è viva!”. Ad Afragola (Napoli) l’ultimo saluto alla 14enne Martina Carbonaro – IL VIDEO
04 Giugno 2025
“Martina è viva!”: si è alzato un urlo nella basilica di Sant’Antonio, ad Afragola (Napoli), dopo…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.