Si tratta di un dispositivo che favorisce l’ingresso autonomo in acqua per le persone con ridotte capacità motorie. Insomma, il mare per tutti. Anche per i disabili. Sembrerebbe scontato. Non lo è affatto. Ha prodotto un risultato straordinario l’impegno dell’associazione Gabry Little Hero, con la collaborazione del comune di Agropoli e di altre associazioni. Si segnalano infatti strutture del genere solo in Calabria (Catanzaro), in Puglia (Torre Quetta) e in Sardegna, a Palau e La Maddalena.
L’iniziativa denominata “Spiagge accessibili” è partita dalla Grecia, dove inizialmente 147 delle 287 spiagge sono state dotate del sistema Seatrac. Il progetto si è poi esteso anche al di fuori del paese ellenico (seppur sia rimasto concentrato qui nella quasi totalità dei casi) che al momento è dotato di 194 dispositivi installati. Nove dispositivi sono presenti in altrettante spiagge a Cipro. Insomma, si è indietro, c’è molto da fare e la rampa meccanica che introduce al mare in terra cilentana è solo una delle prime tappe. Almeno si spera. Questa porzione di spiaggia sul lungomare di Agropoli ospita decine di disabili, soprattutto nei weekend. Ne arriveranno anche di più. Un mare di tutti, un mare di civiltà.