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Intervista Meghnagi

Meghnagi, presidente Comunità Ebraica: “Servono leggi più dure”

Meghangi lancia un appello al presidente della Repubblica Mattarella, al presidente del Consiglio Meloni e a tutte le forze politiche, affinché vengano condannate le azioni di odio nei confronti degli ebrei

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Meghnagi, presidente Comunità Ebraica: “Servono leggi più dure”

Meghangi lancia un appello al presidente della Repubblica Mattarella, al presidente del Consiglio Meloni e a tutte le forze politiche, affinché vengano condannate le azioni di odio nei confronti degli ebrei

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Meghnagi, presidente Comunità Ebraica: “Servono leggi più dure”

Meghangi lancia un appello al presidente della Repubblica Mattarella, al presidente del Consiglio Meloni e a tutte le forze politiche, affinché vengano condannate le azioni di odio nei confronti degli ebrei

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Meghangi lancia un appello al presidente della Repubblica Mattarella, al presidente del Consiglio Meloni e a tutte le forze politiche, affinché vengano condannate le azioni di odio nei confronti degli ebrei

Alla vigilia del 27 gennaio, data dedicata alla Giornata della Memoria, non sono mancati degli scossoni, forse necessari, per comprendere il clima antisemita nel quale l’Italia si trova oggi sommersa. La Comunità Ebraica di Milano ha comunicato con una nota che non parteciperà all’incontro tra gli studenti e le associazioni Aned, Anpi e Ucei, organizzato dal Comune di Milano a Palazzo Marino, in programma proprio per domani. “Il dialogo con le giovani generazioni necessita di condivisione e serenità – si legge nella nota – condizioni che sono venute a mancare all’evento dello scorso anno, così come in altre occasioni, a causa di un’eccessiva politicizzazione di alcune associazioni promotrici”.

L’evento chiamato in causa è la manifestazione dello scorso 25 aprile. A spiegarlo, lanciando anche un appello alle Istituzioni italiane, è il presidente della Comunità, Walker Meghnagi. “Non ce l’abbiamo con il Comune, né con gli organizzatori dell’incontro, questo sia chiaro. Non parteciperemo a questo evento, ma ne presenzieremo altri. – ci racconta – Dopo le dichiarazioni dell’Anpi avvenute lo scorso anno in occasione dell’anniversario della liberazione d’Italia, in cui veniva paragonata la Shoah ai fatti di Gaza, – che, come sottolinea lo stesso presidente, restano fatti drammatici – riteniamo non ci siano i presupposti per partecipare insieme a questa iniziativa”. Fatti che, come lo stesso Meghnagi ha ricordato, avevano portato persino alle dimissioni dell’allora presidente dell’Anpi di Milano, Roberto Cenati. Una rottura, paradossale, quella con l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia che dura ormai da più di un anno. “È troppo facile commemorare i morti una volta all’anno per poi voltarsi dall’altra parte”, aggiunge il presidente.

Una decisione che arriva subito dopo un’altra assenza, quella di Liliana Segre all’inaugurazione della mostra “Tu sei la memoria della mia notte”, dell’artista Marcello Maloberti al Memoriale della Shoah. Sulla vicenda, Meghnagi commenta: “Per noi è una vergogna e ci dispiace profondamente che la Senatrice a vita Liliana Segre, a 94 anni e con un passato che dura da 80 anni, venga aggredita e insultata. È una vergogna. Una vergogna che non può e non deve esistere”. Poi, aggiunge: “Ha ragione la Segre quando dice che negli ultimi anni abbiamo vissuto con più distacco una data così importante, ma la Giornata della Memoria non si può dimenticare”. Un problema che per il presidente dipende esclusivamente dalla politica: “Ci vorrebbero leggi più dure contro chi se la prende con gli ebrei. Basti pensare anche all’ultimo docufilm “Liliana” sulla storia della Senatrice a vita che ha rischiato persino di essere censurato”. Sul fronte politico, Meghnagi lancia un appello, prima al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e poi al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni: “Che si condannino queste azioni, che cambino le leggi. Faccio anche un appello a tutte le forze politiche. – continua – Questo è un tema nel quale tutta la politica dovrebbe trovarsi unanime”. Alla domanda se ci possa essere uno spiraglio di luce per riappacificare Anpi e la Comunità, il presidente esprime la sua piena apertura: “La Comunità Ebraica è dialogante da sempre, fa parte della nostra natura. Noi siamo dialoganti con tutti, anche con altre realtà religiose, come quelle musulmane. E anzi, auspico che possa esserci al più presto un incontro chiaro, diretto e reale in cui poter dialogare insieme”.

Di Claudia Burgio

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