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Michela Murgia

L’amore continuerà

Ho appreso della scomparsa di Michela Murgia mentre ascoltavo un verso de “La notte” di Arisa che sembra scritto per questo saluto
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L’amore continuerà

Ho appreso della scomparsa di Michela Murgia mentre ascoltavo un verso de “La notte” di Arisa che sembra scritto per questo saluto
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L’amore continuerà

Ho appreso della scomparsa di Michela Murgia mentre ascoltavo un verso de “La notte” di Arisa che sembra scritto per questo saluto
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Ho appreso della scomparsa di Michela Murgia mentre ascoltavo un verso de “La notte” di Arisa che sembra scritto per questo saluto
Se n’è andata restando fedele a se stessa sino all’ultimo. All’ultima fotografia in cui sorride all’obiettivo, ai suoi amici, al mondo. Anche a chi non l’ha mai digerita (ampiamente ricambiato). Se n’è andata a 51 anni, con tantissimo ancora da dire, la sua famiglia allargata da godersi come in un film di Ozpetek. I libri da scrivere, gli articoli da affinare, le polemiche da vivere con entusiasmo genuino e un’idea forte di mondo e di sé. Manca già tantissimo a chi l’ha apprezzata e seguita. Manca a chi non la poteva sopportare, perché spesso sentiamo bruciare l’assenza proprio delle donne e degli uomini che mai vorremmo con noi. Poi, quando il destino ce ne priva li cerchiamo, anche solo per litigare un altro po’. E sentirci vivi. Le persone difficili lasciano segni più profondi, negli amici e negli avversari e lei non ha mai nascosto di essere difficile. Più precisamente, indigesta per chi ha convinzioni e sentimenti lontani dalle sue. Non ci deve meravigliare, dunque, il diluvio di saluti e messaggi esploso spontaneamente ieri sera alla notizia della sua scomparsa e – permetteteci di aggiungere – è giusto che ci siano proprio tutti, a cominciare da quelli che non l’hanno mai capita e ancor meno apprezzata. Di pensare che nei giorni della consapevolezza dell’addio abbiano portato un po’ di conforto anche le parole dei grandi avversari di giorni a un tempo vicini e ormai irrimediabilmente lontani. Ho appreso della scomparsa di Michela Murgia mentre seguivo dal vivo Arisa, una delle artiste di maggior talento del nostro Paese. Proprio nei minuti in cui si spargeva la notizia, ascoltavo un verso della sua canzone forse più bella, La Notte, che sembra scritto per questo saluto: “Ma quando arriva la notte La notte e resto sola con me La testa parte e va in giro In cerca dei suoi perchè Né vincitori né vinti Si esce sconfitti a metà La vita può allontanarci L’amore poi continuerà”. Ecco, né vincitori, né vinti e a continuare può essere solo l’amore.

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