“Mi hanno accoltellata”. Sono queste le parole che una donna di 43 anni avrebbe riferito ai carabinieri.

Secondo le prime informazioni, la donna sarebbe stata accoltellata alle spalle questa mattina – intorno alle ore 9:00 – in piazza Gae Aulenti, in centro a Milano, in centro città.

La 43enne è stata soccorsa dal personale di Areu 118 ed è stata portata immediatamente in ospedale.

È in gravi condizioni.

Sono in corso le indagini del Nucleo radiomobile dei Carabinieri per ricostruire quanto accaduto.

Donna accoltellata alle 9:00 del mattino in pieno centro a Milano

Essere accoltellate alle 9 del mattino in pieno centro a Milano. Ora accade anche questo, è successo a una donna di 43 anni in piazza Gae Aulenti. La donna è stata trovata con un lungo coltello da cucina conficcato nella schiena. Una scena scioccante, lei è ricoverata in gravi condizioni. A rendere il tutto ancora più scioccante il fatto appunto che tutto sia accaduto alla luce del giorno, in un orario in cui le persone si spostano per andare al lavoro. 

Chiaramente la dinamica è ancora tutta da ricostruire ma il fatto in sé non può che destare sconcerto. Tra l’altro piazza Gae Aulenti non è certo una zona periferica o degradata della città, giusto per intenderci e per chi non conosce la città lì ci sono case che costano anche 16mila euro al metro quadro. Eppure anche quella zona è diventata pericolosa, nonostante anche il dispiegamento di forze dell’ordine. Lì ci sono i locali della movida, lì i ragazzi si riversano fino a tarda notte. E non è la prima volta che avvengono fatti di cronaca. 

Viene veramente da chiedersi se si possa vivere con il terrore di uscire di casa, con il terrore di fare una passeggiata sotto casa. Ancora di più in una città che certo non è “per tutti”, dove il costo della vita risulta spesso quasi proibitivo per chi ha uno stipendio diciamo “normale”. E allora e a maggior ragione non è possibile doversi ritrovare a raccontare fatti del genere. Se c’è un problema di organico, nelle forze dell’ordine, va risolto. Non si può dover vivere nella paura, a Milano così come in qualsiasi altra città. 

di Annalisa Grandi