Evacuato il Ministero della Cultura per allarme bomba
Tutto è iniziato con una telefonata anonima che ha denunciato la presenza di un ordigno all’interno del ministero della Cultura
Evacuato il Ministero della Cultura per allarme bomba
Tutto è iniziato con una telefonata anonima che ha denunciato la presenza di un ordigno all’interno del ministero della Cultura
Evacuato il Ministero della Cultura per allarme bomba
Tutto è iniziato con una telefonata anonima che ha denunciato la presenza di un ordigno all’interno del ministero della Cultura
Tutto è iniziato con una telefonata anonima che ha denunciato la presenza di un ordigno all’interno del ministero della Cultura
Il Ministero della Cultura è stato evacuato questa mattina per un allarme bomba, mentre era in corso un incontro con gli operatori del settore della danza, alla presenza del sottosegretario Gianmarco Mazzi e del direttore generale dello spettacolo, Antonio Parente.
Tutto è iniziato con una telefonata anonima che ha denunciato la presenza di un ordigno all’interno dell’edificio. Subito l’ordine di evacuare lo stabile. Almeno 400 persone hanno lasciato la sede romana del Mic e sono scese in strada intorno alle undici del mattino mentre le forze dell’ordine hanno transennato l’area del Collegio Romano e presidiato il perimetro con polizia e carabinieri, in attesa dell’arrivo degli artificieri.
Il ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, ha commentato l’episodio, rivelando che nei giorni precedenti erano apparse delle scritte in arabo sui muri del Collegio Romano e che aveva ricevuto alcune minacce, sempre in arabo, anche sul suo profilo Facebook. Non è chiaro, però, se gli eventi siano in qualche modo collegati.
Nel frattempo sul luogo dell’allarme è arrivato Saetta: il primo cane robot dell’Arma dei Carabinieri. Saetta è entrato in azione insieme agli uomini del reparto speciale per aiutare gli artificieri nelle operazioni di individuazione e disinnesco dell’eventuale ordigno. Il cane robot è stato acquistato anche per aumentare le misure di sicurezza in previsione del Giubileo del 2025.
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