Si aggrava il bilancio della sparatoria avvenuta nella notte a Monreale, comune della provincia di Palermo. Con la morte di uno dei tre feriti, sono diventate tre le vittime.

Tutto sarebbe avvenuto in strada, non lontano dal Duomo, dopo una lite per futili motivi: prima un diverbio, poi una rissa fino agli spari.

Sono state ascoltate per tutta la notte decine di persone, testimoni della rissa. Secondo una prima ricostruzione, confermata dai testimoni, la rissa sarebbe nata tra un gruppo di giovani palermitani e un gruppo di Monreale. Al momento i giovani che hanno iniziato la sparatoria non sono ancora stati rintracciati. Sarebbe stato composto da almeno otto, forse 10 persone, il ‘commando’ proveniente dallo Zen di Palermo che ha fatto fuoco. In tasca i palermitani avrebbero avuto due o tre pistole semiautomatiche.

Sparatoria Monreale, sospettato un 19enne

Secondo gli investigatori, sarebbero stati sparati una ventina di colpi di pistola. Sospettato un 19enne – del quartiere Zen di Palermo – che è stato interrogato dai Carabinieri.

Due delle tre vittime della sparatoria erano cugini, figli di sorelle. Si tratta di Salvatore Turdo di 23 anni e di Andrea Miceli di 26 anni, figli di due sorelle. Sembra che Miceli, dopo avere accompagnato la fidanzata in macchina metterla in salvo, abbia poi raggiunto il cugino, Turdo, per aiutarlo. Invece i due cugini sono stati raggiunti dei colpi di pistola e sono morti a distanza di poche ore. L’altra vittima è Massimo Pirozzo di 26 anni, morto subito dopo essere stati trasportati negli ospedali Ingrassia. Le tre vittime erano tutte incensurate, di Monreale.

Sono fuori pericolo i due giovani, tra cui un minore, rimasti feriti nella sparatoria di ieri notte a Monreale (Palermo) nella quale sono morti tre ragazzi. Si tratta di un uomo di 33 anni, Nicolò Cangemi e un sedicenne. Sono entrambi ricoverati in ospedale. Secondo una prima ricostruzione sembra che i feriti non abbiano partecipato alla rissa ma fossero lì solo per partecipare alla serata.