Morte della sciatrice Matilde Lorenzi, due persone indagate per omicidio colposo
Sulla base proprio della consulenza medico legale fornita dalla famiglia è stato riaperto il fascicolo riguardante la morte della sciatrice Matilde Lorenzi. Due persone risultano ora indagate per omicidio colposo
Morte della sciatrice Matilde Lorenzi, due persone indagate per omicidio colposo
Sulla base proprio della consulenza medico legale fornita dalla famiglia è stato riaperto il fascicolo riguardante la morte della sciatrice Matilde Lorenzi. Due persone risultano ora indagate per omicidio colposo
Morte della sciatrice Matilde Lorenzi, due persone indagate per omicidio colposo
Sulla base proprio della consulenza medico legale fornita dalla famiglia è stato riaperto il fascicolo riguardante la morte della sciatrice Matilde Lorenzi. Due persone risultano ora indagate per omicidio colposo
La famiglia dei dubbi li ha sempre avuti. E anche la Procura a quanto pare vuole vederci chiaro, nella vicenda della tragica morte di Matilde Lorenzi, la sciatrice azzurra morta il 28 ottobre 2024 per una caduta, durante un allenamento, sulla pista Grawand G1 in Val Senales (Alto Adige).
Morte di Matilde Lorenzi, due persone indagate per omicidio colposo
Sulla base proprio della consulenza medico legale fornita dalla famiglia è stato riaperto il fascicolo e due persone risultano ora indagate per omicidio colposo.
Si tratta dell’allenatore e del responsabile della sicurezza delle piste.
Quello che si vuole accertare è se la sciatrice sia morta per il primo impatto sul suolo ghiacciato sulla pista o in un secondo momento quando, uscendo dal tracciato, avrebbe sbattuto violentemente sul margine rialzato della pista (come sostiene la famiglia di Matilde).
Forse le misure di sicurezza non erano adeguate, questa è l’ipotesi.
Soprattutto andrà chiarito se maggiori misure di sicurezza avrebbero potuto evitare l’esito fatale della caduta.
Una decisione quella della Procura arrivata proprio nei giorni del primo anniversario della scomparsa della sciatrice azzurra, a cui Francesco Baccini ha anche dedicato una canzone che recita tra l’altro “la corsa non finisce qua come il sole non si spegnerà”.
In prima battuta quanto avvenuto a Matilde era stato definito dalla Procura un “fatto meramente accidentale”.
di Annalisa Grandi
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