Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Morti in piscina, le regole ci sono mancano i controlli

|
La tragedia della morte di un bimbo di otto anni alle Terme di Cretone porta alla ribalta il tema della violazione sistemica delle regole nelle piscine
Piscina Terme di Crotone

Morti in piscina, le regole ci sono mancano i controlli

La tragedia della morte di un bimbo di otto anni alle Terme di Cretone porta alla ribalta il tema della violazione sistemica delle regole nelle piscine
|

Morti in piscina, le regole ci sono mancano i controlli

La tragedia della morte di un bimbo di otto anni alle Terme di Cretone porta alla ribalta il tema della violazione sistemica delle regole nelle piscine
|
Non è questione di assenza di norme. È questione di rispettarle, quelle regole. La tragedia della della morte di un bambino di otto anni alle Terme di Cretone ha ancora parecchi punti da chiarire. Al momento quattro persone sono indagate per omicidio colposo. Ma un tassello, ulteriormente inquietante, lo aggiunge la testimonianza di un bagnino che quel giorno era lì. Secondo quest’uomo la grata per proteggere le condutture di scarico da cui è stato risucchiato il piccolo Stephan, lì non c’era. Non solo in quel momento, non c’era mai stata prima. Il motivo sarebbe la volontà di accelerare le procedure di svuotamento della vasca, dopo la chiusura della piscina. Per risparmiare sugli straordinari dei dipendenti. Una versione naturalmente da verificare, ma che lascerebbe intendere una violazione sistematica delle norme. Da capire anche perché lo svuotamento della vasca sia partito quando ancora c’erano persone all’interno della struttura. Se anche Stephan fosse caduto, certe operazioni non andrebbero fatte soltanto dopo che tutti sono usciti? Certo, se la fretta sia stata conseguenza di una volontà di risparmiare, sarebbe ancora più grave. Ma in ogni caso, al di là di questa singola tragedia, rimane il tema dei controlli. Perché le regole ci sono. Non si tratta di essere più stringenti nelle normative, quanto di preoccuparsi che le verifiche vengano effettuate. Perché accanto ai comportamenti accorti dei bagnanti, è necessario ci siano gestori responsabili. di Annalisa Grandi

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

06 Giugno 2025
L’ipotesi più probabile sulla tragedia di Milano è che l’uomo abbia dato fuoco all’appartamento in…
05 Giugno 2025
Giovanni Brusca era conosciuto come il “macellaio”. È stato lui ad azionare il telecomando della s…
04 Giugno 2025
“Martina è viva!”: si è alzato un urlo nella basilica di Sant’Antonio, ad Afragola (Napoli), dopo…
04 Giugno 2025
“Siamo disgustati dalle affermazioni fatte in questi giorni dalle varie trasmissioni televisive. S…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI