Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Nina, la sindrome di down e la maturità negata

|
Nina, ragazza con la sindrome di Down a cui è stata negata dai professori la possibilità di fare l’esame di maturità
nina maturità

Nina, la sindrome di down e la maturità negata

Nina, ragazza con la sindrome di Down a cui è stata negata dai professori la possibilità di fare l’esame di maturità
|

Nina, la sindrome di down e la maturità negata

Nina, ragazza con la sindrome di Down a cui è stata negata dai professori la possibilità di fare l’esame di maturità
|

La ministra per le Disabilità ha giustamente fatto sapere che la vicenda non è chiusa. Già il suo intervento chiarisce che la vicenda di Nina, la ragazza con la sindrome di Down a cui è stata negata dai professori la possibilità di fare l’esame di maturità perché ritenuto per lei “troppo stressante”, è una storia già diventata simbolo. La scuola deve includere, ribadisce ovviamente la ministra. Ovvio.

Va spiegato intanto che per le persone con disabilità sono previsti tre possibili percorsi scolastici: quello regolare, quello con obbiettivi minimi, cioè rimodulato ma che consente comunque di prendere il diploma, e il terzo, quello scelto dalla scuola per Nina, che alla fine dei cinque anni di scuola superiore porta a un attestato di competenze. Che però non ha alcuna validità.

Il percorso per Nina era stato scelto all’inizio del quinquennio, ma poi i genitori avevano più volte chiesto di cambiarlo in modo che la ragazza potesse provare a sostenere l’esame di maturità. Il consiglio d’istituto ha però deciso di no e loro hanno così scelto di ritirarla dalla scuola. Anche perché – incredibile ma vero – se fosse arrivata a fine anno ottenendo quell’attestato senza alcuna valenza, per ottenere invece il diploma avrebbe dovuto ricominciare da capo. Cioè dal primo anno. Per i docenti il problema era il tasso di stress a cui sottoporre la ragazza. Tutelarla da un carico considerato eccessivo. Non è così per i genitori che chiedono solo che la figlia possa almeno provarci. Vedremo l’epilogo. Sicuramente dare a chi ha una disabilità la possibilità di sentirsi come tutti gli altri, generalmente ha tutt’altro che un effetto negativo
di Annalisa Grandi

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

13 Dicembre 2025
A Galatone (Lecce) l’intruso nella capanna ha insospettito il primo cittadino che ha avviato le in…
13 Dicembre 2025
A Campi Bisenzio (Firenze) gli agenti hanno trovato il corpo senza vita di un uomo in un baule all…
13 Dicembre 2025
Nel giro di un pugno di mesi Milano finisce di nuovo in prima pagina su giornali, tg, radio e siti…
12 Dicembre 2025
Continua l’emergenza lupi nel riminese, la questione arriva anche ai media internazionali: le test…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI