Non è un’Italia per bambini
Non è un’Italia per bambini. A Bologna un ristoratore ha affisso un cartello di “non benvenuto” ai bimbi, perché disturbano. In special modo quelli in passeggino
Non è un’Italia per bambini
Non è un’Italia per bambini. A Bologna un ristoratore ha affisso un cartello di “non benvenuto” ai bimbi, perché disturbano. In special modo quelli in passeggino
Non è un’Italia per bambini
Non è un’Italia per bambini. A Bologna un ristoratore ha affisso un cartello di “non benvenuto” ai bimbi, perché disturbano. In special modo quelli in passeggino
Storia vecchia per chiunque abbia avuto figli e sperimentata non una ma più volte in prima persona: al ristorante, i pupi non di rado (ripeto: non di rado, che è diverso da “sempre” e pure da… “mai”) sono vissuti come un fastidio. Quantomeno una potenziale fonte di disturbo da neutralizzare quanto prima.
Sia chiaro, non stiamo parlando di ristoranti di alto livello o comunque di atmosfere che in quanto tali non si addicono alla presenza di bimbi piccoli, ma di pizzerie e locali “normalissimi“. Come l’osteria – appunto – di Bologna che ha direttamente affisso un cartello di “non benvenuto“ ai bambini. Perché disturbano, ca va sans dire.
In special modo, ha spiegato senza alcuna ombra di rimorso o filo di vergogna il titolare dell’osteria medesima, quelli in passeggino.
Eccerto, tendenzialmente sono quelli più piccoli, quelli che più di frequente possono – orribile dictu – tirare uno strillo o fare mezzo capriccio. Che orrore, che scempio, come potremmo mai resistere a una simile prova all’osteria all’angolo del vicolo?
Eh sì, caro gestore, perché il luogo conta e l’osteria resta(va) un’osteria.
Una volta era un luogo per antonomasia di allegria e socialità pura, semplice e alla mano intorno a un buon piatto di pastasciutta. Oggi le osterie fanno chic o meglio fanno spesso finta di esserlo. Bella roba.
Un paio di considerazioni: il titolare dell’osteria bolognese ha assolutamente ragione quando imputa a troppi genitori permissivi e disattenti una maleducazione insopportabile, ma allora allontani quei genitori, non i bambini dell’universo mondo.
Comunque, lui e tanti altri possono star tranquilli, perché presto in Italia di bambini non ce ne saranno proprio più e potremo essere tutti felici (?!) in un bel Paese per vecchi.
Quanto ai pochi che ancora si ostinano ad andare in giro con i bimbi (e a farli!), scegliete e segnalate. Come è giusto che sia.
Di Fulvio Giuliani
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