“Non si può morire per una ricerca”, parla un parente dello studente
Esplosione auto CNR: è morto Fulvio Filace. Il tirocinante di 25 anni che si trovava a bordo con la ricercatrice Maria Vittoria Prati, deceduta anche lei giorni fa
| Cronaca
“Non si può morire per una ricerca”, parla un parente dello studente
Esplosione auto CNR: è morto Fulvio Filace. Il tirocinante di 25 anni che si trovava a bordo con la ricercatrice Maria Vittoria Prati, deceduta anche lei giorni fa
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“Non si può morire per una ricerca”, parla un parente dello studente
Esplosione auto CNR: è morto Fulvio Filace. Il tirocinante di 25 anni che si trovava a bordo con la ricercatrice Maria Vittoria Prati, deceduta anche lei giorni fa
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Esplosione auto CNR: è morto Fulvio Filace. Il tirocinante di 25 anni che si trovava a bordo con la ricercatrice Maria Vittoria Prati, deceduta anche lei giorni fa
“Oggi è stato Fulvio – racconta Fabio Corsaro il cugino di Fulvio Filace, lo studente di Ingegneria meccanica, che venerdì scorso era a bordo dell’auto del CNR che è esplosa sulla tangenziale di Napoli e dove ha perso la vita la ricercatrice Maria Vittoria Prati a seguito delle ferite riportate – ma poteva capitare a qualsiasi altro ragazzo tirocinante. Anche perché quel tipo di auto è stata testata più volte. Sappiamo che ha percorso le strade di Napoli anche mercoledì e giovedì. Poteva capitare a chiunque”. Il ragazzo è deceduto oggi, giovedì 29 giugno dopo giorni di ricovero nel reparto ustionati dell’Ospedale Caldarelli di Napoli. Purtroppo le sue condizioni erano gravi, riportava ustioni sul 90% del suo corpo.
Non è ancora chiaro se l’incidente sia avvenuto perché il mezzo non fosse effettivamente sicuro o per cause esterne al progetto.
Il prototipo faceva parte del progetto del centro di ricerca denominato “Life-Save – Make you car a solar hybrid”. L’obiettivo era quello di convertire auto tradizionali in modelli ibridi-solari. Un progetto portato avanti, inoltre, da tre partner italiani: eProInn, Mecaprom e Solbian.
“Per me è giusto che la tecnologia faccia progressi e si scoprano nuove tecnologie, – aggiunge Corsaro – ma oggi nel 2023 non possiamo immaginare che una ricerca, se fallisce, metta a repentaglio la vita di una, due o più persone. Questo è inaccettabile. È giusto che si facciano passi avanti. Però il prezzo da pagare non può essere assolutamente la vita umana”.
Le indagini sono seguite dal pm Manuela Persico e sono coordinate dal procuratore aggiunto, Simona Di Monte. I reati contestati sono incendio, omicidio e lesioni gravi colpose, al momento non risultano indagati. Quello che i familiari si aspettano e voglio è chiarezza e verità per quanto accaduto.
**Intervista audio/video antecedente la notizia della scomparsa di Fulvio Filace
Di Claudia Burgio
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