Omicidio Maimone, confermata la condanna all’ergastolo per Valda
Omicidio Maimone: la Corte di Assise di Appello di Napoli ha confermato la condanna all’ergastolo al baby boss Francesco Pio Valda
Omicidio Maimone, confermata la condanna all’ergastolo per Valda
Omicidio Maimone: la Corte di Assise di Appello di Napoli ha confermato la condanna all’ergastolo al baby boss Francesco Pio Valda
Omicidio Maimone, confermata la condanna all’ergastolo per Valda
Omicidio Maimone: la Corte di Assise di Appello di Napoli ha confermato la condanna all’ergastolo al baby boss Francesco Pio Valda
Ha ucciso per una sneaker sporcata. Sconterà l’ergastolo per una sneaker sporcata per puro caso. La Corte di Assise di Appello di Napoli ha confermato la condanna all’ergastolo inflitta in primo grado al baby boss Francesco Pio Valda, per l’omicidio di Francesco Pio Maimone, 18enne napoletano con il sogno di aprire una pizzeria, come hanno fatto in passato i suoi genitori.
Un ragazzo totalmente estraneo a quelle dinamiche e a quella lite che ha provocato la sua morte tra gli chalet affollati sul lungomare di Mergellina. Presenti in aula, alla lettura del dispositivo, Antonio e Tina Maimone, i genitori del ragazzo, che hanno accolto tra le lacrime la decisione del giudice, che nelle 24 ore precedenti all’appello avevano invitato i ragazzi a prendere coscienza che quello che è accaduto al figlio deve essere un monito per scegliere un’altra strada, anche negli ambienti degradati, rispetto alla malavita.
Una vicenda raccapricciante, dolorosa, che aveva visto anche l’appello del killer ai giovani, attraverso una lettera, poi letta in aula: “Non vado fiero di quello che ho fatto, non ho chiesto scusa perché non avevo il coraggio, non sono un fenomeno, la vita non va sprecata”.
“Eravamo sulle spine, abbiamo sempre creduto nella magistratura, che si è fatta sentire, chi commette questi delitti, paga”, ha spiegato il padre del ragazzo, che ha inoltre detto di non accettare le scuse del killer, arrivate dopo 32 mesi dall’omicidio. La madre di Pio ha detto invece che “i magistrati hanno capito il dolore di mamma”.
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