“Only beautiful Man’s” : quando e come fare un complimento ad una donna
Il siparietto tra Trump e Meloni andato in scena a Sharm El Sheik è l’occasione per riportare in auge il tema legato al rispetto della donna

“Only beautiful Man’s” : quando e come fare un complimento ad una donna
Il siparietto tra Trump e Meloni andato in scena a Sharm El Sheik è l’occasione per riportare in auge il tema legato al rispetto della donna
“Only beautiful Man’s” : quando e come fare un complimento ad una donna
Il siparietto tra Trump e Meloni andato in scena a Sharm El Sheik è l’occasione per riportare in auge il tema legato al rispetto della donna
Il siparietto tra il Presidente Donald Trump e la Premier Giorgia Meloni andato in scena a Sharm El Sheik è diventato in queste ore l’occasione per riportare in auge il tema legato al rispetto della donna all’interno della società e nella vita quotidiana.
Un “Sei bellissima” che anticipa i complimenti per il libro “Io sono Giorgia” e l’elogio per il suo operato nei confronti dell’Italia. Non voglio concentrarmi in merito alle questioni politiche sulle quali ognuno ha le sue opinioni, compresa la sottoscritta, ma piuttosto vorrei spogliare il tutto da qualsivoglia etichetta.
Da donna vorrei parlare di uomini veri e del fatto che dipingere, come spesso accade, la categoria intera a tinte sempre e solo oscure a prescindere, la trovo una scelta ancora una volta discriminatoria e soprattutto controproducente in termini di valore per entrambe. Fare un complimento per un uomo diventa difficile, se non quasi rischioso in certi contesti. Dire “sei bellissima” o commentare tra colleghi in questi termini il passaggio di una donna in ufficio può comportare nel migliore dei casi l’accusa di maschilismo. Onde evitare fraintendimenti, non mi riferisco a volgarità o a scenari che possano ledere la dignità della persona.
Piuttosto parlo di apprezzamenti sinceri che ancora esistono, che parlano di leggerezza, ammirazione, di quegli sguardi di cui voglio ancora accorgermi e a cui voglio dare spazio e lasciare un sorriso. Slegare il binomio bellezza/stupidità, diventato ormai banale e davvero triste, soprattutto perché viene tenuto in vita dal fatto che ci si sente offese nel proprio valore, se in determinati contesti arriva un apprezzamento come “sei bellissima”, perché lo si associa solo ed esclusivamente all’aspetto estetico, come se questo fosse denigratorio. Al contrario, ritengo che la bellezza rimanga comunque un complimento anche quando parte dalla fisionomia e dal corpo in quanto specchio di un’anima che lo abita. Pertanto, l’offesa dove sta?
Mi rifiuto da donna di identificarmi come vittima e di interpretare questo ruolo, perché penso che sia il primo passo per destabilizzare e tenere alla larga qualsivoglia mancanza di rispetto, maschile e femminile. E scelgo di coltivare fiducia, che non è mancanza di attenzione, ma un terreno che mette in luce i rapporti sani. Mi oppongo all’assunto, spesso sentito ripetere con frustrazione e accezione negativa, secondo cui “gli uomini sono tutti uguali” e alla rabbia mista a paura che ne consegue sull’intera categoria. Anche perché quando ci si concentra solo su un aspetto di una cosa, la vita ce ne da di più. Non è una maledizione, ma è semplicemente il modo in cui funziona, in positivo e in negativo, tutta la creazione della nostra realtà. E poi diciamo la verità, anche noi donne facciamo complimenti e commentiamo in compagnia uomini che consideriamo “bellissimi”.
Di Donatella Vignoli
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